Si è svolta davanti la sede della Direzione generale, in Via Alimena a Cosenza, l’assemblea di tutti i lavoratori del Comparto Sanità dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Alla base dell’agitazione, promossa da tutte le sigle sindacali, c’è in particolare la carenza di personale medico, infermieristico, di Oss ausiliari, tecnici e amministrativo.

Manca all'appello un migliaio di dipendenti

Mancano all’appello in pianta organica circa mille unità, con tutti i disservizi che ne scaturiscono soprattutto nei confronti di chi chiede assistenza. «Più volte le organizzazioni sindacali hanno attivato i propri uffici legali denunciando il mancato rispetto degli accordi sottoscritti, ma neanche di fronte a queste prese di posizione rigorose abbiamo registrato un minimo di attenzione che facesse intravedere un cambio di rotta» si legge in una nota congiunta a firma di Susanna De Marco - Uil Fpl Cosenza, Teodora Gagliardi – FP Cgil Cosenza, Vincenzo Casciaro – FP Cgil Castrovillari, Pierpaolo Lanciano – FP Cisl, Antonio Caccuri – Fials, Onofrio Sommario - Nursing Up.

Serve una inversione di rotta

«Il sindacato non può rimanere inerte di fronte ad una situazione così desolante, dove l’arroganza supera ogni limite di tollerabilità. L’ASP si dia una regolata: i lavoratori non possono più essere mortificati, né condannati al precariato a vita». A margine della protesta, l'intervista a Carlo Natoli, vicecoordinatore Rsu, e Susanna De Marco della Uil Fpl.