Quasi il 5% dei pazienti ricoverati è colpito da un’infezione che non può essere trattata con i comuni antibiotici. Necessario stimolare il confronto tra gli specialisti impegnati nella gestione della malattia infettiva
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In Italia il problema della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antibiotico-resistenza è quanto mai attuale. L’Italia è la nazione europea con la più elevata mortalità causata da antibiotico-resistenza: su circa 33mila decessi l'anno in tutta Europa, nel nostro Paese se ne contano oltre 10mila.
Quasi il 5% dei pazienti ricoverati è colpito da un’infezione che non può essere trattata con i comuni antibiotici. Qualunque tipo di infezione, dalle più banali, come semplici infezioni cutanee o urinarie, alle infezioni più gravi, quali polmoniti e sepsi, può essere causato da batteri antibioticoresistenti. Il tema della prevenzione delle infezioni che insorgono nel corso di un episodio di ricovero in ospedale così come dell’appropriatezza d’uso degli antiinfettivi è oggi di grande attualità e lo scenario generale è in continua evoluzione.
Questi scenari necessitano di una gestione clinica multidisciplinare ed integrata ma anche di un’attenta riflessione e valutazione delle implicazioni economiche e medico legali che ciascuna scelta diagnostico-terapeutica può determinare.
Sulla base di queste considerazioni nasce il progetto formativo “Team 2.0 -Training by Experience in AntiMicrobials - Approccio multimediale e interdisciplinare nella stewardship infettivologica” rivolto ad un panel multidisciplinare di discenti con la finalità di stimolare il confronto e la discussione tra specialisti ogni giorno impegnati nella gestione delle malattie infettive.
Il progetto formativo, coordinato dalla dott.ssa Elisa Calore, è realizzato dalla agenzia specializzata QB Group, con il contributo non vincolante di Pfizer. Nei giorni scorsi si è tenuta un’edizione di tale modulo formativo appositamente predisposta per l’azienda ospedaliera Pugliese - Ciaccio, ed organizzata su iniziativa del dottor Francesco Talarico e della dott.ssa Caterina Puntoriero, referenti per la formazione rispettivamente del personale dirigenziale e del personale del comparto della stessa azienda.
Il corso è stato aperto dal saluto del dottor Antonio Gallucci, neo direttore sanitario aziendale, alla sua prima apparizione pubblica che ha ribadito il sostegno dell’azienda ospedaliera alle attività di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza. Tale corso che ha coinvolto, in qualità di partecipanti, i principali attori della lotta alle infezioni correlate all’assistenza, ha visto l’intervento di un pool di relatori esperti.
Tra essi annoveriamo il Prof. Carlo Tascini (SOC Clinica di Malattie Infettive, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, Presidio Ospedaliero Universitario Santa Maria della Misericordia), la Dott.ssa Silvia Corcione (SCDU Malattie Infettive 2, AOU Città della Salute e Scienza, Torino) e la dott.ssa Maria Mongardi, assegnista di ricerca presso l’Università di Verona. L’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio è stata presente tra i relatori con il Dott. Francesco Quintieri, la Dott.ssa Milena Barone, la dott.ssa Vincenzina Cinzia De Luca e la dott.ssa Mariella Leto. A chiudere i lavori dell’interessante giornata ha provveduto la Dott.ssa Rosy Costantino, Covid Manager dell’azienda ospedaliera.