Domenico Gerbasi è di Spezzano Albanese ma vive a Bergamo. A lui non solo il merito di aver dato vita alla Breast Unit di Seriate ma anche di aver introdotto trattamenti innovativi nella lotta contro il cancro
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C'è sicuramente anche Domenico Gerbasi tra i calabresi dell'anno. Nato a Spezzano Albanese, nel Cosentino, classe 1967, chirurgo oncologo senologo, oggi in servizio a Seriate, in provincia di Bergamo, a lui il merito di aver introdotto una nuova tecnologia contro il tumore al seno: si tratta di un particolare microscopio-scanner digitale che consente di valutare direttamente in sala operatoria se le cellule tumorali siano state completamente rimosse.
La Breast Unit dell'ospedale lombardo Bolognini, coordinata dal professionista calabrese, è stata la prima in Italia ad utilizzare l'Histolog Scanner, questo il nome della moderna apparecchiatura digitale che permette un’analisi accurata dei tumori escissi, per la prima volta in tempo reale e quindi durante l’intervento chirurgico. Uno straordinario passo in avanti che ha segnato il 2024 offrendo enormi ricadute. Basti pensare che rispetto ai giorni necessari per raggiungere lo stesso risultato con le tradizionali procedure, oggi, grazie a questo nuovo dispositivo, sono sufficienti circa 8 minuti, consentendo all'equipe medica di visualizzare al microscopio ampie porzioni di tessuto tumorale escisso e personalizzando la diagnosi direttamente durante l’intervento chirurgico grazie anche alle importanti informazioni che vengono fornite.
Un tassello che si aggiunge ai tanti traguardi raggiunti dal senologo calabrese, ormai di fama mondiale, che ha da sempre considerato la prevenzione e quindi la diagnosi precoce del tumore al seno, il principale obiettivo.
Lo specialista trapiantato ormai a Bergamo,ma con la Calabria nel cuore, dopo la gavetta tra l'Istituto Europeo di oncologia di Milano e Lione, abile nell'usare non solo gli attrezzi da lavoro ma soprattutto l'empatia, non soltanto
è riuscito a dare vita ad un nuovo reparto che fino al 2007 nemmeno esisteva, l'"unità del seno" del Bolognini, in linea con le ultimissime direttive europee e con un team multidisciplinare, ma ha anche fatto in modo che tutte le donne che si rivolgono alla struttura, la maggior parte delle quali operate dallo stesso Gerbasi, possano trovare qualità delle prestazioni e umanità da parte del personale sanitario. Al di là del camice c'è infatti un uomo, una persona di cuore, che a fine giornata trova anche il tempo per scambiare due chiacchiere con le sue pazienti sedendosi ai piedi del letto.
Ma il nome di Gerbasi, che tanto ha fatto per garantire cure di eccellenza anche nei piccoli ospedali periferici afferenti all'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Est, più volte è stato accostato a tecniche innovative. Come nel caso del primo intervento in Italia con una matrice a rete acellulare di collagene di derivazione cutanea fetale bovina, su una donna con carcinoma mammario infiltrante. O ancora per una tecnica chirurgica per l'asportazione del tumore della mammella lasciando intatto il seno della paziente e senza evidenti cicatrici, rispettando la pelle che ricopre il tumore ma anche, cosa non di poco conto, l'emotività della donna e la sua sfera più intima. Un elenco che potrebbe continuare tanto che oggi il nome dello spezzanese Domenico Gerbasi è sicuramente un riferimento nel mondo della cura dei tumori femminili a livello nazionale e non solo.