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Sono dati incoraggianti quelli sull'oncologia pediatrica, raggiunti grazie all'avanzamento della ricerca ma anche alla sempre maggiore attenzione verso i bambini con malattie oncoematologiche e alle loro famiglie. "Negli ultimi anni il tasso di mortalità è diminuito, la prospettiva di vita è aumentata, la tossicità si è ridotta - sostiene il pediatra Davide Zicchinella - si va verso una terapia mirata che va a salvaguardare le cellule sane e a colpire solamente quelle malate". Nella giornata mondiale contro i tumori infantili i riflettori sono puntati su quella che continua ad essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici. In Italia, ogni anno, sono circa 2.200 i bambini e gli adolescenti che si ammalano di tumore. Per questo si continua a lavorare, per garantire interventi mirati, non solo sul piano terapeutico m anche su quello sociale.
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Più sostegno alle famiglie
"Nei casi di tumori infantili non bisogna trascurare quello che si abbatte sui genitori e su tutta la famiglia - aggiunge Zicchinella - è pur vero che spesso questi bambini si dimostrano più grandi di quello che sono, dando loro stesi la forza ai genitori". Dunque bisogna fare di più sul sostegno psicologico alle famiglie "anche perché - spiega il pediatra - un ambiente familiare forte è un grande alleato per noi medici. Al contrario, un ambiente disorientato e fragile non favorisce il periodo di cura. Dunque quando pensiamo a questa malattia dobbiamo pensare a tre aspetti: quello sanitario, quello psicologico e quello sociale, senza trascurare il lato economico che molte volte aggrava la situazione di molte famiglie".
Rossella Galati