VIDEO | L'iniziativa organizzata dalle associazioni Avis ed Aspem ha registrato la partecipazione attiva anche del sindaco Falcomatà e dei giocatori dell'Urbs Reggina 1914. Il capitano Conson si appella ai giovani: «Venite a donare, è per il bene di tutti»
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Continua l’emergenza sangue a Reggio Calabria ed è per questo che è stata organizzata per la giornata odierna una raccolta straordinaria. L’iniziativa è stata indetta dalle associazioni di volontariato “Adspem” ed “Avis” presenti a piazza Italia, nel cuore del centro città, con due emeroteche. Ci vogliono solo dieci minuti per donare il sangue: un tempo davvero breve, ma che ha una grande portata sia sociale che sanitaria. Nonostante gli sforzi delle associazioni e del centro trasfusionale del “grande ospedale metropolitano”, le donazioni sono diminuite e le scorte sono talmente poche che sono stati bloccati, o rinviati, i cosiddetti interventi “in elezione”, ossia tutte quelle operazioni programmate, ad esempio ortopediche e ginecologiche, che non possono essere eseguite per non mettere a rischio gli interventi d’urgenza. Nel 2018 Reggio Calabria ha registrato un record negativo: seicento sacche in meno rispetto al 2017. Una discesa lenta, da aprile fino ad oggi, che mette in serio pericolo la comunità. Ed è per questo che la presidente dell’Avis comunale, Miriam Calipari invita i cittadini a donare.
«Le donazioni, nonostante i tanti cittadini che spontaneamente vengono da noi per le raccolte, sono davvero diminuite. Donare il sangue - ha dichiarato la Calipari - è un dovere civico. Non solo un atto d’amore verso il prossimo, ma un gesto che deve essere compiuto per salvaguardare la comunità, ma anche se stessi. Perché così vengono eseguiti i controlli sul donatore e tutto il sistema sanitario giova di questa grande azione». Anche il sindaco reggino Giuseppe Falcomatà ha preso parte alla campagna di sensibilizzazione donando il sangue insieme ad alcuni assessori e membri della staff comunale. «La città deve fare la sua parte - ha affermato - quindi mi rivolgo ai cittadini dicendo di venire a donare per il bene di tutti». Non solo le Istituzioni: alcuni giocatori della squadra di calcio “Urbs Reggina 1914” hanno donato sposando la l’iniziativa con lo slogan “amaranto è il sangue che c’è in me”. È stato il capitano Diego Conson a rivolgere un appello ai tanti giovani reggini: «Il mondo dello sport si unisce alla città, ma occorre che tutti facciano la propria parte quindi dico - ha chiosato il capitano - ai tanti ragazzi reggini di venire a donare. Ci vogliono solo dieci minuti e quindi venite qua a piazza Italia e poi proseguite con la vostra passeggiata!».