VIDEO | Focus sulle malattie cutanee dovute ad una cattiva esposizione al sole. Il professore di Dermatologia Steven Nisticò: «Ecco le piccole accortezze per proteggersi»
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Il gruppo Vi.Gi. (centro diagnostico di Vibo Valentia) ha promosso un’iniziativa dal nome “Il sole amico della pelle?” per la difesa della cute dai raggi Uv ai quali si è giornalmente esposti, soprattutto nel periodo estivo. L’evento, giunto alla terza edizione, si è svolto sul pontile “Marina Carmelo” di Vibo Marina.
Presente il professore Steven Nisticò, docente di Dermatologia dell’università Tor Vergata di Roma e direttore di cattedra all’università Magna Graecia di Catanzaro, che ha effettuato un controllo gratuito alle numerose persone che si sono recate sul pontile e che hanno chiesto suggerimenti. «Basta una visita dermatologica – ha affermato il dottore – per valutare situazioni sospette. Il principale fattore di rischio dei tumori della pelle è il sole. Ecco perché è fondamentale la prevenzione delle malattie cutanee e del melanoma. Servono piccole accortezze, fondamentali da seguire quando ci si espone al sole: limitare l’esposizione a poche ore, utilizzare prodotti con filtri solari dermatologicamente testati e idratarsi molto».
La dottoressa Gaia Fasano dell’università Magna Graecia di Catanzaro ha poi spiegato quali sono le tecniche praticate durante la visita dermatologica e perché è fondamentale sottoporvisi abitualmente: «Il dermatoscopio ci consente di analizzare tutto in modo approfondito, e di effettuare una prevenzione con l’asportazione chirurgica o con altre modalità». Infine Maria Teresa Rosano, coordinatrice del gruppo Vi.Gi. e promotrice dell’evento, ha riferito: «Parola d’ordine per la salute e la prevenzione dai donni solari è attenzione, al modo in cui ci esponiamo ai raggi Uv e anche al saper riconoscere i segni che ne identificano i potenziali traumi sul nostro corpo. Il nostro gruppo è sempre molto attento alla prevenzione. Bisogna godersi il sole in modo sano, imparando a proteggere la nostra pelle».
Presenti anche i camper della Lilt (Lega italiana lotta tumori) e dell’Avis (associazione italiana volontari del sangue) per dare informazioni e interagire con i numerosi partecipanti dell’iniziativa.