INTERVISTA | Gli esami diagnostici del Covid-19 vengono effettuati nel Centro sanitario diretto da Sebastiano Andò. L'iniziativa è realizzata d'intesa con l'Asp, il 118 e la Federazione dei medici di Medicina generale
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Avviati all’Università della Calabria gli esami diagnostici per accertare la positività al Covid 19 dei medici di base e dei pediatri di libera scelta dell’intera provincia di Cosenza.
Oltre 600 screening
I tamponi si effettuano tre volte la settimana secondo un calendario prestabilito che coinvolgerà nel complesso, seicento soggetti. I primi a sottoporsi allo screening promosso dal Centro Sanitario dell’Ateneo di Arcavacata, provengono dalle cosiddette zone rosse.
Percorso protetto
Per evitare qualsiasi rischio di contaminazione si accede al laboratorio seguendo un percorso protetto e vigilato dagli uomini dell’Associazione Carabinieri. L’iniziativa è il frutto di una intesa tra il coordinatore della task force dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, Mario Marino, gli operatori del 118 incaricati di effettuare i tamponi, i segretari regionale e provinciale della FIMMG, Rosalbino Cerra e Antonio D’Ingianna. Al termine delle operazioni poi, sempre l’Asp si occupa di sanificare tutti i locali.
Prima iniziativa in Italia
Dopo il prelievo i tamponi vengono analizzati nel laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. In Italia è la prima iniziativa del genere. Ai nostri microfoni il professor Sebastiano Andò, direttore del Centro Sanitario e professore emerito di patologia generale del dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione.