«Dio resta l'unico Essere che, per regnare, non ha bisogno di esistere» diceva Baudelaire in tempi molto sospetti. Insomma, se non te la tiri un filino e mi ti umanizzi, farai pure audience ma rischi di esistere, così come l’umano, il troppo Umano Bergoglio
Tutti gli articoli di Le perfidie di Antonella Grippo
PHOTO
«Dio resta l'unico Essere che, per regnare, non ha bisogno di esistere» - così Baudelaire in tempi molto sospetti. Come dire, la cosa peggiore che possa capitare al Padreterno è la popolarità. L'incarnazione, infatti, è un incidente, una specie di tumefazione dello Spirito. Se tu ti fai terreno, palpabile, impudentemente carnale e di facile ingaggio, hai scarsissime possibilità di abitare le adiacenze del Sacro, che l'etimologia nomina «ciò che è legato al valore trascendentale, alieno all'umano».
Persino ad un fuoriclasse della fratellanza egualitaria come Cristo si potrebbe contestare l'eccesso di consuetudine con noi altri, sfigati mortali. Insomma, se non te la tiri un filino e mi ti umanizzi, farai pure audience ma rischi di esistere. Il che vuol dire che scegli di sbaraccare dal Cielo e di farti Corpo televisivo. A portata di mano. Nonostante la talare bianca in lanetta con fascia bianca-avorio in seta moirée, sopramaniche e zucchetto della stessa fattura. Bergoglio, al contrario di Dio, governa per «mandato popolare», non nel senso di eletto nelle urne, ma perché in sintonia con il sentire comune.
Di conseguenza, ha bisogno di farsi avvistare, di consistere. Non può esimersi dal somministrare ostie verbali in tv, le più ovvie, perché lievitino consensi e ascolti. Francesco, al contrario di Dio, regna per resa definitiva del Mistero allo sguardo innocente di Fazio che- su Rai 3- mima Bernardette e i pastorelli di Fatima.
Ad ogni modo, laddove Baudelaire avesse ragione, costringere Dio a farsi decifrare significherebbe declassarne l'inconoscibilità. Presumerne l'eventualità. Violarne l'Assenza. Sennonché (e qui viene il bello) la televisione è il regno del Virtuale, l'esatto opposto della materia pulsante.
La televisione è scorrimento etereo di elettroni che non puoi toccare. Fascio di luce impalpabile. Scomparsa improvvisa della Carne da trafiggere con i chiodi del Golgota. Essa è Illusione scenica, sottrazione del Corpo. Metafisica dei nostri tinelli. Ergo, come Dio, non sospettabile di esistere. Al contrario dell'Umano, troppo Umano Bergoglio.