«Dobbiamo dire agli italiani che l’attuale Governo sta mettendo a rischio la vostra libertà e che è giusto andare in piazza». Il leader azzurro non si preoccupa dei fischi: «Quelli della Lega potranno anche fischiarmi, ma a me non importa niente, io sono sicuro di quello che penso, e faccio quello che ritengo giusto». È deciso Silvio Berlusconi in questa dichiarazione da Perugia, una dichiarazione che sconfessa radicalmente Mara Carfagna che invece aveva dichiarato di non andare alla manifestazione. «Ritrovarsi in piazza fianco a fianco con esponenti di estrema destra, che hanno annunciato la propria presenza sabato a San Giovanni, non potrebbe che creare difficoltà in chi, come me, ha vissuto e condiviso la storia e i valori rappresentati negli ultimi 25 anni da Forza Italia» aveva affermato la vicepresidente della Camera.

 

Fine del feeling tra l’ex soubrette che l’ex cavaliere aveva lanciato in politica qualche lustro fa? Probabilmente sì. Una sconfessione quella di Berlusconi verso la Carfagna che potrebbe avere conseguenze sulla tenuta della posizione da parte della Presidenza nazionale di Forza Italia a difesa della candidatura di Mario Occhiuto alla Presidenza della regione. Mara Carfagna infatti, risulta essere tra i grandi sponsor della nomination di Occhiuto, considerato lo stretto rapporto con la Santelli.

 

Un segnale chiaro quello lanciato da Berlusconi: l’unità del centrodestra è una priorità. Se ciò vale per la manifestazione di domenica, è immaginabile che il veto della Lega sulla candidatura del Sindaco di Cosenza, non può essere argomento di rotture del fronte unitario con il centrodestra. Una situazione sempre più difficile quella della Santelli: con il ridimensionamento dell’amica Mara Carfagna, la difesa della canditura di Mario Occhiuto a oltranza, infatti, a Roma ha sempre meno alleati. L’ultimo avamposto per la tenuta della posizione politica, secondo molte indiscrezioni che provengono dalle file azzurre, sembra rimasto quello della fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale e, forse, quella del mitico Dudù, cagnolino amatissimo di Berlusconi e dalla Pascale. 

 

Gli sponsor di un tempo, infatti, dalla Gelmini alla Bernini, passando dalla Ronzulli fino ad arrivare allo stesso Tajani, non sembrano affatto intenzionati a rompere il fronte del centrodestra per difendere a tutti i costi la candidatura di Mario Occhiuto. Ma come scriveva qualche anno fa Guido Quaranta sull’Espresso, basterà a Iole Santelli «ogni tanto pranzare con lei (la Pascale) al ristorante, prendere il tè delle cinque a palazzo Grazioli, accompagnarla a fare shopping, giocare con il barboncino Dudù…», per continuare a difendere la posizione dell’amico Mario Occhiuto?