VIDEO| La senatrice calabrese fa sapere che la commissione d’inchiesta sul femminicidio chiederà lo stanziamento di risorse per sostegno economico a queste donne e alle case rifugio che le accolgono
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«C’è un fenomeno che il Covid-19 non ha fermato, ed è la violenza sulle donne. A causa delle giuste restrizioni, la vittima è costretta in casa con il proprio aguzzino. Per questo motivo in commissione d’inchiesta sul femminicidio abbiamo approvato all’unanimità un documento che contiene una serie di proposte di natura civile e penale», lo afferma Silvia Vono, senatrice di Italia Viva.
«Le vittime – prosegue - devono sapere che il numero 1522 è tuttora attivo e dovrà essere pubblicizzato attraverso tutti i mezzi di comunicazione, in ogni attività aperta e accessibile al pubblico. Anche in questo periodo è nostro dovere far sapere alle donne vittime di violenza che saranno garantite tutte le misure civili e penali anche in sede giudiziaria. Chiediamo procedure straordinarie cui può ricorrere un giudice in casi di inaudita urgenza che generino interventi tempestivi a protezione di chi denuncia. Chi è costretta a lasciare la propria abitazione, magari anche con figli minori, dovrà avere attenzione e misure dedicate di protezione giuridica ma soprattutto sociale ed economica con la possibilità anche di un reddito straordinario. Proporremo come commissione, al di là delle espressioni politiche di ognuno, emendamenti al decreto del governo perché vengano stanziate risorse per un sostegno economico a queste donne e alle case rifugio che devono assicurare accoglienza anche ai bambini, vittime di violenza assistita, per tutto il tempo necessario».