Non è un caso se si chiamo “vitalizi”. E non è certo un caso se è ferma al palo l’ipotesi di legge regionale di riforma che dovrebbe ridimensionare quelli erogati e ancorare quelli futuri ai contributi effettivamente versati dai consiglieri regionali. Il nodo delle pensioni d’oro non lo vuole sciogliere nessuno, perché il tacchino non festeggia mai il Natale. Ma a chiacchiere, i consiglieri regionali della Calabria non li batte nessuno.

 

Da Giletti per litigare sui vitalizi

E il 2018 è stato un anno di chiacchiere. Interminabili. Fuorvianti. Sempre le stesse. Talvolta diffuse anche dalle tv nazionali. Come quando, nell’aprile scorso, l’ex consigliere regionale Nicola Adamo, gran burattinaio della legislatura Oliverio e percettore di un assegno mensile di 7mila e 500 euro, andò da Massimo Giletti per partecipare a Non è l’arena, su La 7. Qui si confrontò con il consigliere del suo stesso partito, Giuseppe Giudiceandrea, “colpevole” di aver per primo proposto di cambiare le regole.
Giletti ci va a nozze con queste cose (giustamente), e la serata scivolò via tra accuse incrociate e servizi sui “settimini”, come vengono chiamati in Calabria gli ex consiglieri regionali che percepiscono mensilmente più di 7 mila euro. Sono 20, su un totale di 143. Tra questi, giusto per fare qualche esempio, Antonio Borrello (7.709,28 euro), Domenico Carratelli (7.709,28 euro), Mario Pirillo (7.505,31 euro), Luigi Fedele (7.490,33 euro) e lo stesso Adamo. Che però in quell’occasione, forse pressato dalla ribalta nazionale, assicurò: «Interveniamo sui vitalizi, eliminiamo i privilegi, ma la proposta di legge presentata da Giuseppe mostra profili di incostituzionalità e va modificata. Il Consiglio regionale vuole intervenire, anche il presidente Oliverio è d’accordo». Si è visto. Sono passati 8 mesi e siamo al punto di partenza.

 

La "furbata" del Consiglio regionale

Se qualcosa il Consiglio regionale ha fatto nel corso del 2018 è stata solo una furbata: far passare un misero contributo di solidarietà (appena 1,1 milioni di euro sui 10 complessivamente spesi ogni anno) come grande esempio della volontà di tagliare. Stiamo parlando della la legge promossa dal presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto e approvata nel maggio scorso, che ha disposto una riduzione dei vitalizi erogati, a qualsiasi titolo, dalla Regione Calabria, introducendo una trattenuta, sotto forma di “contributo di solidarietà”, calcolata con un criterio di progressività (dal 10% di riduzione per la parte eccedente 2.000 euro lordi mensili fino a 3.500 euro fino al 20% di riduzione per la parte eccedente 6.000 euro).
In verità, la norma varata in piena bufera sui vitalizi non era nient’altro che un taglio già deciso nel 2014 dalla Conferenza delle assemblee regionali, che approvò all’unanimità un ordine del giorno che impegnava le Regioni a tagliare per tre anni i vitalizi concessi agli ex consiglieri, ricorrendo proprio all’espediente del contributo di solidarietà, cioè un prelievo una tantum su quanto percepito. La Calabria, manco a dirlo, fece orecchie da mercante, come d’altra parte la metà delle Regioni italiane. Così, incalzato dalle polemiche e ancora ferito dallo scontro nazionalpopolare andato in onda su La7, il Consiglio regionale della Calabria decise a maggio di assecondare quanto deciso 4 anni prima, riducendo però della metà la durata temporale del “contributo di solidarietà”, precisamente da giugno 2018 fino al 31 dicembre 2019, dunque non proprio i tre anni previsti dalla Conferenza delle assemblee regionali nel 2014. Soldi che dovrebbero andare a foraggiare le politiche per il diritto allo studio, sebbene dall’approvazione della legge tutto è tornato nella quiescenza dei documenti di bilancio.
Allo stato, dunque, salvo questa sforbiciatina, i vitalizi restano belli che intoccabili per i 143 fortunati percettori, con cifre che oscillano da un minimo di 2mila euro ad un massimo di quasi 8mila euro al mese. Altro che reddito di cittadinanza.

 

I pensionati d'oro della Regione Calabria (dicembre 2018)

Abramo Sergio 2.845,45
Accroglianò Giuseppe 5.011,03
Adamo Nicola 7.490,33
Aiello Pietro 7.490,33
Algieri Armando 4.697,85
Aloi Fortunato 3.854,64
Aloise Giuseppe 3.975,09
Amato Pietro 6.085,89
Amendola Francesco 4.818,30
Aragona Domenico 3.661,91
Bagarani Massimo 2.136,05
Basile Domenico Antonio 3.661,91
Basile Maddalena 3.854,64
Battaglia Demetrio 3.370,65
Bilardi Giovanni 3.183,39
Borrello Antonio 7.709,28
Bova Domenico Francesco Maria 3.661,91
Bova Giuseppe 7.490,33
Brunetti Mario 3.854,64
Bruni Ottavio Gaetano 3.745,16
Bruno Paolo 5.950,60
Caligiuri Battista 2.955,90
Caligiuri Enzo 3.469,17
Camo Giuseppe 7.420,18
Caporale Maria Grazia 3.276,44
Caputo Giuseppe 3.745,16
Carci Greco Ermanna 2.890,98
Cavaliere Gustavo 2.188,43
Censore Bruno 4.892,12
Cersosimo Domenico 3.661,91
Chiappetta Gianpaolo 6.175,78
Chiaravalloti Giuseppe 3.854,64
Chiarella Egidio 5.963,12
Chieffallo Leopoldo 4.818,30
Chiriano Rosario 6.417,98
Chizzoniti Aurelio 4.681,46
Cirillo Luigi 2.890,98
Covello Francesco 3.613,72
Cristofaro Giuseppe 4.697,85
De Luca Francesco 5.637,41
De Masi Emilio 3.745,16
De Rango Raffaele 2.890,98
Di Nitto Aniello 4.336,48
Dima Giovanni 6.582,13
Donato Angelo 7.709,28
Donnici Beniamino 3.613,72
Falcone Vincenzo 3.214,52
Fava Antonino 3.854,64
Fedele Luigi 7.490,33
Feraudo Maurizio 2.808,88
Filippelli Nicodemo 3.854,64
Fittante Costantino 5.348,32
Franchino Mario 3.745,16
Frascà Carmela 3.854,63
Freno Francesca a. 1.945,27
Fuda Pietro 4.818,30
Funaro Ernesto 4.697,85
Gagliardi Mario Albino 3.854,64
Gallo Dionisio 5.324,22
Gargano Nicola 2.002,13
Gemelli Vitaliano 3.854,64
Giamborino Pietro 3.979,24
Guagliardi Damiano 6.366,78
Iacino Battista 3.613,72
Ielacqua Oscar Renato 2.890,98
Imbalzano Candeloro 3.745,16
Incarnato Luigi 4.336,47
Intrieri Maria Emilia 2.890,98
Laganà Guido 7.709,23
Laudadio Francesco 2.890,98
Leone Gianfranco 3.469,17
Lo Moro Doris 3.745,16
Loiero Agazio 6.085,89
Luzzo Giovanni 3.854,64
Madeo Eugenio 2.890,98
Magarò Salvatore 6.085,89
Magno Mario 3.557,91
Maiolo Mario 5.173,01
Manti Leone 4.697,85
Matera Francesco 2.890,98
Meduri Luigi Giuseppe 6.552,89
Meduri Renato 7.709,28
Mirabelli Rosario 2.808,87
Mirigliani Raffaele 3.854,64
Misiti Aurelio Salvatore 3.793,93
Mistorni Giuseppe 7.709,28
Mundo Antonio 5.704,87
Naccarato Paolo 3.687,28
Napoli Giuseppe 2.919,21
Nisticò Giuseppe d. 3.854,64
Nucera Giovanni 7.490,33
Olivo Rosario 6.841,99
Pacenza Franco 7.208,48
Pacenza Salvatore Cristino 3.581,31
Pagliuso Gino 7.131,08
Pappaterra Domenico 3.166,30
Perfetti Pasqualino 7.420,18
Pezzimenti Giuseppe 3.854,64
Pilieci Francesco 3.854,64
Pirilli Umberto 3.854,64
Pirillo Mario 7.505,31
Pisano Vincenzo 3.854,64
Pizzini Antonio 3.661,91
Principe Sandro 6.085,89
Priolo Stefano 2.890,98
Pugliano Francesco 3.557,91
Pujia Carmelo 5.300,13
Racco Luciano 3.469,17
Ranieli Michele 3.083,72
Rappoccio Antonio 2.996,13
Reale Italo 2.890,98
Rende Pietro 2.890,98
Rhodio Guido 6.263,79
Rizza Domenico 6.263,79
Romano Carratelli Domenico 7.709,28
Sarra Alberto 7.490,33
Scarpino Sergio 7.709,28
Schifino Ubaldo 4.697,85
Sculco Vincenzo 3.854,64
Senatore Raffaele 2.890,98
Serra Giulio 5.149,60
Spaziante Vincenzo 3.793,93
Sprizzi Antonino 4.697,85
Stancato Sergio 6.263,78
Stillitani Francescantonio 6.734,23
Sulla Francesco 6.085,89
Tavella Rosa Maria 5.324,23
Tavilla Francesco 3.083,72
Tesoriere Ottavio 2.986,68
Tommasi Diego Antonio 4.377,16
Tramontana Sebastiano 5.011,03
Traversa Michele 2.845,45
Trematerra Gino 4.366,83
Tripodi Michelangelo 7.323,81
Tripodi Pasquale Maria 7.265,62
Vavalà Domenico 3.854,64
Vecchio Salvatore 3.854,64
Veraldi Donato 4.697,85
Vescio Salvatore 3.083,72
Vilasi Gesuele 6.366,78
Zavettieri Saverio 3.854,64
Zito Antonio 3.083,72
Zoccali Salvatore 2.890,98