L’incontro di oggi, di fatto, è servito soltanto ad avviare il lavoro dell’organismo, anche perché si sono registrate troppe assenze per poter iniziare ad affrontare le principali questioni. Mancava la deputata e componente della direzione nazionale Stefania Covello e hanno marcato visita anche i consiglieri regionali Aieta e Bevacqua. Sul registro degli assenti anche l’ex assessore al Lavoro Carlo Guccione che, al momento, è anche uno dei potenziali candidati alle primarie del centrosinistra. Sempre che queste ultime si facciano. Le indicazioni a tal proposito sono state chiare sia in direzione nazionale che durante l’ultima assemblea regionale che il partito ha tenuto a Falerna. In tutti i centri in cui non si riuscirà a trovare un candidato unitario si dovrà farlo con le primarie da svolgere in un’unica data che sarà indicata a livello nazionale. Un’indicazione ribadita anche dal segretario Magorno e da Marco Minniti durante l’ultimo vertice democrat.


E’ chiaro, però, che a Cosenza non riuscire a trovare una soluzione unitaria sarebbe una sconfitta per tutti. Intanto per il segretario Magorno che è stato costretto a tornare sui suoi passi dopo aver deciso, in un primo momento, di commissariare i circoli cittadini con Ferdinando Aiello. Una decisione che ha rischiato di spaccare il partito proprio alla vigilia dell’ultima assemblea e che poi è rientrata ufficialmente per gli impegni del parlamentare, chiamato a fare il commissario anche ad Enna e Messina. Ufficiosamente per evitare che Oliverio e i suoi potessero davvero andare in fondo alla conta che ci sarebbe stata in direzione per la ratifica del provvedimento.
Sfumato il commissariamento, Magorno ha deciso di istituire questa Commissione per provare a trovare sintesi sul territorio cosentino. Un organismo “elefantiaco” che, all’inizio, contava 15 membri. Insieme al segretario regionale, anche il governatore, i deputati, i consiglieri regionali, il capogruppo al comune, il segretario provinciale e i segretari di circolo. Dopo la scelta dei componenti, però, è partita la conta dei renziani, dei bersaniani e anche dei guccioniani. Un modo per tentare di capire quali equilibri avrebbero caratterizzato il modo di operare della Commissione e quali eventuali maggioranze si sarebbero potute realizzare nel corso dei lavori di preparazione di candidature e liste. E si è subito notato che la bilancia stava pericolosamente pendendo dalla parte dei renziani di Magorno, specie se Guccione con i due segretari di circolo che gli sono vicini avrebbero deciso di appoggiare eventuali proposte provenienti dal segretario regionale. Neanche il tempo di ipotizzarlo che Magorno, forse su opportune sollecitazioni, è corso ai ripari inserendo altri tre componenti nella Commissione che arriva a 18, in maniera da renderne improba anche la semplice convocazione. Nella Commissione entrano, infatti, il segretario regionale dei Giovani Democratici Mario Valente, il segretario provinciale dei Gd Michele Rizzuti e il segretario Gd cittadino Gaspare Galli. Tutti vicini alle posizioni del segretario Guglielmelli.


Adesso con il pareggio interno raggiunto ci sarà davvero da capire se Oliverio e Magorno saranno in grado di trovare l’alchimia giusta per arrivare ad una soluzione condivisa, per la quale hanno bisogno dell’ok di Guccione. Il quale, almeno nelle ultime uscite pubbliche, non pare avere intenzione di abbassare l’alzo delle critiche se non prima si vedrà ricompensato per la prematura fuoriuscita dalla giunta.




Riccardo Tripepi