VIDEO | Entrò in municipio venticinque anni fa guidandolo ininterrottamente, anche quando fece il vice di un primo cittadino che viveva a Roma. Ma per le norme in vigore alla prossima tornata non potrà ricandidarsi: «Vedremo»
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«Alla fine di questo mandato saranno 31 anni di anzianità amministrativa». Ci scherza su Orlando Fazzolari, il sindaco di Varapodio e dei record che ormai superano i confini regionali. Fu eletto primo cittadino, per la prima volta, nel 1996 - quando aveva 32 anni – e col successo di domenica ha spento la sesta candelina: a 57 anni, non un ritorno in Municipio visto che da quella prima volta non l’ha mai lasciato. Quattro mandati pieni, questo che comincia è il terzo consecutivo – quindi l’ultimo secondo la legge – a cui però bisogna aggiungere l’elezione del 2006.
In quel caso il commercialista che ha rotto con Fratelli d’Italia per una vicenda giudiziaria che ancora deve essere definita, rimase in sella solo per un anno: candidatosi per protestare contro la legge che all’epoca poneva i limiti di due mandati, si fece disarcionare dalla Prefettura.
Battaglia persa, ma strategia della “resistenza” protratta ad oltranza visto che nel mandato successivo divenne vice di un sindaco “di rappresentanza”, l’ex deputato Guglielmo Rositani che viveva a Roma e del paese del Reggino aveva solo i natali conservando la voglia di tornare con il cuore. Sette mandati in sella, quindi, senza mollare neanche questa volta visto che di avversari locali non c’erano e l’ha spuntata contro quella che sembrava una lista civetta, guidata dalla dirigente regionale leghista Francesca Porpiglia, che non è di Varapodio.
«Ma quale lista civetta – smentisce lui – si è trattato di un progetto politico, in fondo quello che è il terzo partito italiano si è radicato in paese, ha eletto tre consiglieri, e noi non avevamo di certo problemi di quorum da superare: è venuto a votare un numero di elettori di molto superiore a quello richiesto perché le elezioni fossero valide». Già, la risposta della gente alle strategie di conservazione di Fazzolari è un altro tratto dei suoi record.
Domenica la sua lista ha vinto con il 94 % dei consensi, un plebiscito che lui spiega con il fatto che «i cittadini lo sanno che per me il paese è come una casa che vivo di continuo, una famiglia a cui penso di dover dare risposte sempre immediate». Quella che comincia potrebbe essere l’ultima volta da sindaco, almeno in questa seconda fase visto che ora la legge fissa il limite a tre mandati. «Già, la legge – commenta sornione Fazzolari – rimane sbagliata perché se il popolo vuole un sindaco, non vedo perché non debba votarlo per sempre». Fatta la legge, trovata la strategia d’urto però. «Tra 5 anni si vedrà – conclude Fazzolari alludendo ad un possibile futuro ticket con qualche altro sindaco di rappresentanza – intanto mi dedico a migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e a introdurre una dimensione e turistica del paese, poi se sentirò che i cittadini mi vogliono ancora vedremo».