Un sondaggio Swg pesa il movimento che il governatore della Liguria è pronto a varare. Nella regione della Capitale 3 consiglieri regionali su 5 del gruppo di Fi pronti a seguirlo. Si teme l'effetto domino che avrebbe la regia della Lega di Salvini
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Forza Italia e Berlusconi attaccati ai numeri dei sondaggi per provare ad immaginare se il partito potrà o meno sopravvivere alla crisi profonda che rischia di farlo implodere. In un quadra in cui la Lega è ai massimi storici, Fdi sembra essere pronta al sorpasso nel consenso, si aggiunge la spada di damocle di Giovanni Toti. Il governatore della Liguria è ormai pronto a varare la propria forza politica che potrebbe arrivare anche al 7%. La percentuale stimata è frutto di un sondaggio riservato realizzato dalla Swg, di cui l’Adnkronos è entrata in possesso, che 'esplora' le potenzialità di un soggetto politico autonomo guidato da Giovanni Toti, il cui approdo è un'alleanza organica con la Lega.
Il sondaggio, dunque, rafforzerebbe le convinzioni del governatore della Liguria in vista di "Italia in crescita", l'assemblea voluta da Toti e convocata il 6 luglio a Roma al Teatro Brancaccio il cui obiettivo è offrire un'alternativa per il rilancio dei progetti e delle politiche del centrodestra. E, in qualche modo il sondaggio, mette a fuoco la 'riconoscibilità' di Toti come leader politico nel centrodestra. Il governatore della Liguria, infatti, si piazza al terzo posto nell'indice di fiducia degli elettori. Dopo Salvini, che raccoglie il 41% del consenso, e Meloni al 24%, arriva Toti che con il 20% del gradimento, prevale su Antonio Tajani (17%) e sul presidente di Fi, Silvio Berlusconi, che si ferma al 15%.
Numeri che stanno funzionando anche come sirene per quella parte dei forzisti in cerca di casa. Nel Lazio, ad esempio, ben tre consiglieri regionali su cinque del gruppo di Fi sarebbero pronti a seguire il presidente della Regione Liguria.
La situazione in Calabria
In Calabria si seguono con attenzione i vari movimenti. Forza Italia è finita nel pantano dopo l’accelerazione su Mario Occhiuto e i fallimenti a Reggio per l’individuazione del candidato sindaco. Tantissimi al suo interno guardano all’esterno e il movimento di Giovanni Toti potrebbe essere un primo passo per l’avvicinamento alla Lega o alla stessa Fdi. Anche i fratelli Gentile, che al momento provano a tenersi aperte tutte le porte, attendono sviluppi.
Ma li attendono anche Jole Santelli e Roberto Occhiuto che, all’improvviso, potrebbero trovarsi senza partito o all’interno di una rivoluzione di cui nessuno può immaginare gli esiti. Fdi e Lega lo sanno benissimo e, imbottiti in Calabria di nemici giurati del coordinamento azzurro, hanno l’intenzione di tenere i colonnelli cosentini sulla graticola il più a lungo possibile.