«L’unità del centrodestra, anche dopo il voto politico del 4 marzo, ha funzionano perfettamente a livello regionale con la conquista di Molise, Friuli, Abruzzo. L’alleanza composta da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia funzionerà tra pochi giorni anche in Sardegna e non c’è motivo di dubitare che funzionerà anche in Calabria.E’ ed era questo il senso della mia posizione subito dopo il voto abruzzese. Non capisco il senso della reazione, sopra le righe, di Antonio Chiefalo, coordinatore provinciale della Lega, probabilmente irritato – a torto, aggiungo – per la definizione giornalistica di “classe politica della Lega ancora acerba in Calabria». È quanto riporta una nota a firma di Domenico Tallini, coordinatore provinciale Forza Italia Catanzaro nel spiegare che «essere “acerbi” significa non essere ancora pronti, di avere bisogno di tempo per maturare compiutamente. Tutto qui, niente di offensivo». «Anzi. Personalmente – aggiunge - ho sempre considerato la Lega un interlocutore privilegiato, penso di essermi sempre dimostrato attento e interessato ad una sua crescita e a un suo radicamento sul territorio, a cominciare dalle elezioni comunali del 2017 e alle recenti provinciali, senza preoccuparmi della sua effettiva consistenza. Detto questo, mi si consentano alcune valutazioni sugli argomenti introdotti dal coordinato della Lega».

Le alleanze in vista delle Regionali

A partire dalle future alleanze per la Regione: «Pensa davvero Chiefalo che il centrodestra calabrese possa fare a meno di Forza Italia? Gli ricordo sommessamente, visto che lui fa riferimento ai risultati del 4 marzo, che il nostro partito ha raggiunto il 22 per cento, eleggendo tre senatori (si, perché il seggio di Salvini spetta a Forza Italia, come ha certificato la giunta per le elezioni) e quattro deputati. Forza Italia guida le città di Catanzaro e Cosenza, le Province di Catanzaro e Vibo Valentia». Focus sulla situazione politica a Catanzaro dove «esprimiamo il sindaco e il presidente della Provincia, nonché i gruppi consiliari di maggioranza relativa. E’ stata Forza Italia di Catanzaro a fare riprendere fiato ad un centrodestra letteralmente stordito dopo la batosta alle regionali del 2014, affermandosi al Comune Capoluogo, a Lamezia Terme e alla Provincia».

Forza Italia in Calabria

Quindi, l’esponente forzista si chiede: «Siamo davvero un partito così marginale? Chiefalo dice che non è scontato che la Lega si alleerà con il centrodestra. Con chi farà allora l’alleanza? Andrà da sola? Mi sembra di capire dalla sua dichiarazione che egli non disprezzerebbe un’alleanza con i Cinquestelle. Ovviamente, tutto legittimo. Lo facciano, anche se dalle parole della parlamentare europea Ferrara, candidata in pectore alla presidenza, sembra che i grillini vogliano fare alleanza solo con liste civiche. Vedremo se anche in Calabria, come non esclude Chiefalo, sarà riprodotta l’innaturale alleanza di governo gialloverde». Tallini inoltre ricorda al coordinatore della Lega «che i suoi alleati di governo vantano in Calabria ben 18  parlamentari che non mi pare che stiano brillando molto per capacità e per iniziative a favore della nostra terra».

Il federalismo differenziato

Il secondo capitolo riguarda il giudizio di Chiefalo sulla classe dirigente di Forza Italia che egli considera «composta da personale usurato e in qualche caso riciclato». «Sarebbe facile per me sottolineare che anche Matteo Salvini, che pure stimo, è in politica e nelle istituzioni da 26 anni. Ma sarebbe una polemica tutto sommato stupida. Io aspetto solo che Chiefalo – aggiunge - valuti il possibile passaggio nell’area “sovranista” di consiglieri regionali eletti con la sinistra e a sostegno di Oliverio. La coerenza la si predica e la si pratica». Tallini sostiene di non cambiare il proprio pensiero e conclude: «Forza Italia e Lega, a prescindere dai rapporti di forza e dai sondaggi, sono forze destinate a governare insieme, intanto nelle Regioni e non tarderà che governeranno di nuovo il Paese. Da meridionali, dovremo fare in modo che il federalismo differenziato non penalizzi il sud. In tale ottica, mi auguro che la Lega e il suo leader comprendano i rischi che comporterebbe una secessione mascherata e si adoperino per un regionalismo più giusto e responsabile. Ieri, la Lega esultava per l’autonomia finanziaria concessa al Veneto. Noi meridionali abbiamo poco da esultare se si creano due Italie, una di serie A e una di serie B».