I dem giudicano sbagliato l'approccio del governatore sui Trasporti mentre la Cisl sollecita la realizzazione di un nuovo tracciato per l'alta velocità: «Siamo stanchi degli studi di fattibilità»
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Il blocco del traffico sulla linea Battipaglia-Sapri ha avuto il merito di accendere i riflettori sulla linea ferroviaria calabrese. Non per tutti, però. Nonostante i richiami delle opposizioni infatti sul problema la giunta regionale non ha finora speso una sola parola. Come se l’incidente, occorso in terra campana, non riguardasse la Calabria. Eppure l’interruzione è avvenuta in piena estate e non è certa la data del ripristino ordinario della circolazione visto che la stessa Rfi scrive che da venerdì 26 luglio Frecce, Intercity e Regionale di Trenitalia riprenderanno a circolare gradualmente sulla linea Battipaglia - Sapri, ma la capacità di offerta tra Campania e Calabria continuerà a essere ridotta e i treni potranno registrare ritardi e subire limitazioni di percorso o cancellazioni. I disagi quindi continueranno in piena estate, periodo che fa registrare un afflusso di turisti da e per la Calabria.
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Secondo il segretario regionale della Cisl, Tonino Russo «è il momento di prendere responsabilmente atto della indispensabilità di un nuovo tracciato che renda possibile il traffico passeggeri alla vera Alta Velocità, quella che viaggia a 300 km orari, fino a Reggio. Ciò aprirebbe non solo nuove opportunità di sviluppo, ma costituirebbe un’alternativa valida in caso di inagibilità dell’attuale linea, come accade in questi giorni. Darebbe, inoltre, senso al progetto del Ponte sullo Stretto, perché avvicinerebbe davvero la Sicilia all’Italia e all’Europa, libererebbe la nostra regione dall’isolamento anche mediante un collegamento con la linea jonica, sapendo intanto che la Galleria Santomarco tra Cosenza e Paola sarà funzionale allo sviluppo del porto di Gioia Tauro».
«La Calabria - scrive il sindacalista - è stanca di studi di fattibilità, di ipotesi proposte e riproposte, poi smentite, che finora hanno prodotto solo un impegno per il prolungamento dell’Alta Velocità fino a Praia a mare sui treni provenienti da nord. La Cisl lo ribadisce: bisogna puntare su un tracciato che faciliti la mobilità delle persone, renda raggiungibili tutti i territori calabresi, riduca significativamente i tempi di percorrenza e i costi per gli utenti. Il Governo, la Regione, RFI – conclude il Segretario generale della Cisl calabrese – facciano attenzione: mentre il medico studia, l’ammalato muore».
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Anche il Pd è intervenuto sulla situazione del blocco del traffico ferroviario dicendo che l’attuale Governo regionale sta sbagliando tutta la filosofia legata ai Trasporti. «e non si capisce davvero dove possa poggiare l’entusiasmo e l’ottimismo che sprigiona il presidente Occhiuto alla prima occasione mediatica utile. Anziché ammettere il fallimento di Uber ne fa uno spot pubblicitario non certo utile per i calabresi. La Regione regala per l’hub di Lamezia un mare di soldi a Ryanair, diventando una specie di bancomat nonostante le preoccupazioni espresse dalla Corte dei Conti. Tanto più se lo scalo di Lamezia segna sofferenze importanti».
Il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua annuncia che a settembre come gruppo Pd promuoverà una grande iniziativa pubblica insieme al partito calabrese e chiederà alla segreteria nazionale del partito Elly Schlein e ai capigruppo alla Camera e al Senato Braga e Boccia di essere presenti per illustrare il nostro piano dei trasporti.
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«La “foto” che ritrae la Calabria isolata dalle grandi tratte ferroviarie nei giorni più caldi, quelli del ritorno a casa dei propri figli o dell’arrivo dei pochi turisti - scrive il partito in una nota - è la foto più desolante della nostra regione da una trentina d’anni a questa parte. Ancora una volta non possiamo che perimetrare da qui il “rispetto” che il governo nazionale nutre per la nostra regione e per il governatore Occhiuto, che votando l’autonomia differenziata in conferenza delle Regioni ha sacrificato gli interessi di questa terra sull’altare delle logiche nazionali di partito ricevendo in cambio continue sberle e umiliazioni».