VIDEO | Dopo quasi tre mesi torna a riunirsi l'Assembla ma in Aula solo due assessori perché gli altri sono a Catanzaro per fare giunta. L'accusa di Bevacqua: «Sembra di essere su Scherzi a parte»
Tutti gli articoli di Politica
Giunta e Consiglio proseguono a viaggiare su rette parallele. A Palazzo Campanella non si vedeva nessuno dallo scorso 29 dicembre, data di approvazione del bilancio. L’11 marzo, dopo anche un ulteriore rinvio dovuto al pasticcio sulla proposta relativa alla stabilizzazione dei precari ex legge 12, avviene che la seduta dell’Assemblea avvenga in contemporanea a una riunione della giunta a Catanzaro. A Reggio si presentano così soltanto Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura e referente di alcuni dei provvedimenti da discutere, e l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo.
Un buon modo per il presidente facente funzioni Nino Spirlì per evitare un confronto in Aula sulla fase di emergenza che vive la Calabria e sull’incapacità del governo di affrontare l’aumento del contagio e gestire la campagna di vaccinazione. Del resto il confronto sarebbe stato relativo, considerando che anche l’opposizione del centrosinistra ha snobbato i lavori in aula. Soltanto 3 i consiglieri del centrosinistra che hanno risposto presenta alla convocazione: Domenico Bevacqua, Graziano Di Natale e Libero Notarangelo.
All’ordine del giorno alcuni bilanci in scadenza, come quello di Arcea, ente pagatore dei contributi europei in agricoltura, che da poco ha visto un cambio alla guida con le dimissioni del commissario Francesco Del Castello sostituito dall’ingegnere Salvatore Siviglia, dirigente della Regione. Su questa sostituzione ha chiesto lumi Bevacqua. L’assessore Gallo ha spiegato come: «sia stato necessario assumere per arrivare all’approvazione del bilancio le prescrizioni provenienti sia dalla Commissione europea che dal Dipartimento bilancio e relativi al rispetto della spending review che invece Del Castello non intendeva operanti in questo caso».
Il bilancio Arcea è stato approvato a maggioranza e con l’astensione della minoranza. «In ogni caso – ha detto Gallo – si tratta di una scommessa in quanto sarà assai complicato salvare l’Arcea come ente pagatore considerando la situazione in cui l’abbiamo trovata».
Si passa poi agli indirizzi strategici sulla programmazione europea 2021-2027 sulla quale relazione brevemente Giuseppe Neri. Un atto di programmazione sul qualche anche secondo il centrodestra, come dichiarato da Filippo Pietropaolo, avrebbe meritato la presenza in Aula del governatore facente funzioni.
Assist per il capogruppo del Pd Domenico Bevacqua che ha incalzato. «Si vede che Spirlì è preso troppo dalle sue dirette facebook per venire in Consiglio e riferire su un atto fondamentale che avrebbe richiesto la sua presenza. Ma poi non avete saputo fare neanche copia e incolla – ha proseguito Bevacqua - a pag. 98, e non siamo su scherzi a parte, nel piano si parla di “squilibrio tra aree urbani e rurali del territorio lombardo”. Fate bene a usare i tecnici della Lega ma non così».
Scatta poi la caccia all’errore sfogliando le pagine di un piano che nessuno evidentemente aveva letto. La toppa che prova a mettere Giuseppe Graziano è peggiore del buco. «Non sempre i lavori devono essere originali o confrontati rispetto a lavori pregevoli. E se la Lombardia ha svolto un lavoro si può assumere. È vero che c’è un refuso ma il concetto è valido. In ogni caso chiediamo di ritirarlo e riportarlo al prossimo Consiglio».
Filippo Mancuso (Lega) butta la palla in tribuna e chiede di sapere chi è il dirigente che ha stilato questo piano con tutti questi refusi. Alla fine la maggioranza è costretta a rinviare il piano strategico.
Questa è la classe dirigente che guida la Calabria.