«Questo è un argomento che spero di poter toccare nella campagna elettorale, perché mi candiderò». L’argomento in questione è la legge dello Stato che disciplina lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose e il virgolettato è dell’ex sindaco di Siderno Pietro Fuda che, nel corso di un incontro pubblico organizzato dalla lega internazionale “Nessuno tocchi Caino” nella sala consiliare di Siderno, ha annunciato senza tanti giri di parole la sua ri-discesa in campo alle elezioni comunali previste per il mese di novembre.

«Le sentenze dicono che il Comune di Siderno è stato sciolto per mafia – ha sostenuto l’ex senatore - ma nelle relazioni della Prefettura non esistono collegamenti del Comune con la ‘ndrangheta. Siccome a Siderno c’è la ‘ndrangheta per Ministero e Prefettura era impossibile non mantenere un legame con certi ambienti. Esistono intercettazioni  - ha proseguito Fuda - che avrebbero potuto chiarire benissimo tutti gli episodi».

Sull’ufficialità della sua candidatura a sindaco Pietro Fuda preferisce aspettare l’esito delle elezioni del prossimo fine settimana. Possibile un annuncio in conferenza stampa a tornata elettorale finita.