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Del resto un chiaro segnale di malessere complessivo si era registrato in occasione della ultima seduta di Consiglio regionale quando il capogruppo dei democrat Sebi Romeo era stato costretto a chiedere l’ennesimo rinvio per la costituzione della Commissione di Vigilanza e di quella antindrangheta. Un rinvio causato proprio dalle difficoltà piddine e non solo di trovare l’accordo sui nomi.
In seno al Pd, poi, lo scontro totale si era sfiorato in occasione dell’ultima riunione di gruppo che aveva messo nel mirino la giunta dei tecnici e la stessa gestione del partito. I consiglieri più agguerriti (Ciconte, Guccione, Scalzo, Battaglia) avevano chiesto un immediato vertice con Magorno e Oliverio per discutere della delicata questione. Richiesta che il segretario Magorno avrebbe pure esaudito convocando gli stati generali democrat per il 3 ottobre a Lamezia.
L’incontro, però, riguarda solo il Pd e non le rimanenti forze del centrosinistra. Circostanza che ha fatto imbufalire Vincenzo Pasqua della “Oliverio presidente”, pronto a chiedere un allargamento del vertice.
“Considerato che le condizioni della Calabria e del Mezzogiorno si fanno sempre più preoccupanti e che vi è molta attenzione da parte dell’opinione pubblica – dice Pasqua - sono sicuro che l’amico Magorno avrà l’amabilità di coinvolgere, in una riunione così importante, anche i parlamentari ed i consiglieri regionali che, a vario titolo e con convinta partecipazione, sostengono il progetto politico che ha nel presidente della Regione Mario Oliverio il suo principale interprete”.
Non è tardata ad arrivare la replica da parte del Pd. Ed è stato Mimmo Bevacqua a “rimettere a posto” Pasqua, ricordandogli di non aver aderito al partito. “Apprezzo molto lo spirito costruttivo e l’appello alla responsabilità e alla collegialità del collega Pasqua, ma vorrei ricordargli che ancora, nè lui nè tanto meno il suo capogruppo hanno ritenuto di doversi iscrivere al Pd. Saremo ben lieti di verificare la loro adesione al progetto politico del Pd; un’adesione reale, concreta e non invece di maniera. Fino ad oggi invece, purtroppo, abbiamo osservato, come nelle ultime consultazioni comunali, atteggiamenti ambigui o contrari alle posizioni del centrosinistra che si sono concretizzati con l’appoggio a candidati di altri schieramenti. Credo - insiste Bevacqua - che avremo altrettante ambiguità nelle prossime elezioni comunali, a partire da Cosenza. Per non parlare dei ripetuti attacchi al governo Renzi da parte del movimento politico guidato dal capogruppo Greco Idm che mirano non certo a favorire il rafforzamento del Pd ma a dare forza a movimenti autonomisti che nulla hanno a che fare con la storia e il percorso politico del centrosinistra calabrese”.
Non mancheranno, dunque, gli spunti di riflessione nelle prossime settimane, né quelli per la polemica politica che potrebbe portare a un ripensamento delle alleanze anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Riccardo Tripepi