«La Ministra Grillo piuttosto che fare proclami, farebbe bene a chiamare i commissari e la Regione intorno a un tavolo per definire davvero un piano straordinario per affrontare i problemi evitando boutade propagandistiche che alla sanità calabrese non portano nulla, solo populismo». Replica così il presidente della regione Mario Oliverio alle dichiarazioni rilasciate ieri al Gr1 dal ministro alla salute Giulia Grillo che parla di una “sanità calabrese ad uno stadio terminale”. «C’è un decreto che riguarda la Calabria – ha detto il ministro -. Tutte le aziende sanitarie hanno chiuso con un disavanzo di 20 -30 milioni, è  l’unica regione in Italia che ha peggiorato i livelli essenziali di assistenza. Bisogna fare una legge straordinaria per un periodo limitato di tempo che aiuti a risolvere la situazione».

 

«Il ministro Grillo è ministro da giugno. Ed è dal momento che si è insediata che sento questo ritornello» ha aggiunto Oliverio. Uno scontro tra il governatore e la titolare del dicastero della salute che va avanti ormai da mesi e che non sembra destinato a placarsi, anzi. Oliverio rincara la dose e accusa la ministra di non aver portato nessun cambiamento. «Il ministro Grillo ha dato solo una risposta, quella di rinominare i commissari in continuità perfetta con i governi precedenti, senza nessun cambiamento. Perché la vera causa di questa situazione sta nei commissari che sono di nomina governativa».

 

Secondo Oliverio dunque è necessario un confronto tra le parti interessate  Governo,  Regione,  commissari, che lo stesso avrebbe più volte sollecitato. «L’ho chiesto nel primo incontro che c’è stato a luglio, subito dopo la nomina del ministro, nella conferenza Stato-Regioni. Purtroppo non abbiamo avuto riscontro e la richiesta è stata più volte reiterata».

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