Oliverio non rinuncia alla sua battaglia contro il duo di commissari Scura e Urbani, che non solo non starebbero favorendo una migliore gestione della sanità calabrese, ma ne starebbero provocando l'ulteriore peggioramento. Non le manda a dire il presidente della Regione, che coglie l'occasione dell'assemblea sulla sanità del Pd calabrese per mandare un messaggio chiaro al Pd nazionale, che Scura lo ha imposto. Nessuna possibilità di convivenza con chi sta continuando a sbagliare, a condurre la sanità della Calabria verso il disastro. Una posizione ferma, di cui il responsabile del Pd Gelli prende atto, modificando la sua posizione rispetto all'inizio dell'assemblea.

Gelli infatti aveva iniziato ringraziando Scura per il lavoro svolto, e ribadendo che governo e struttura commissariale avrebbero dovuto collaborare. Ma l'imposizione renziana è stata respinta da Oliverio, e Gelli ha chiuso l'assemblea con un'apertura ai voleri del Pd calabrese, in maggioranza schierato con il governatore (come hanno dimostrato le recenti raccolte di firme, che avrebbero dovuto condurre il segretario Magorno alle dimissioni).

"Il 31 dicembre scade il piano di rientro - ha ricordato infine Gelli, come riporta Il Quotidiano del Sud - il nuovo lo concorderanno il governo nazionale e quello regionale".