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E’ quanto ha affermato Paolo Mascaro, candidato a sindaco di Lamezia Terme, in un incontro avuto con alcuni operatori sanitari. “Lamezia – ha osservato - deve puntare su delle eccellenze in campo sanitario, esistono tante professionalità sul territorio che garantiscono la realizzazione di questo progetto. Andremo al tavolo regionale con la nostra forza, dignità e capacità di non abbassare la testa. Non vogliamo privilegi ma solo ciò che questo territorio merita. Un’utenza di circa centocinquantamila persone non può essere calpestata e privata dei suoi diritti. Avere a disposizione, come mi viene riferito, una sola ambulanza è un qualcosa di raccapricciante”. “Ci sono alcuni settori – ha aggiunto - in cui il sindaco può intervenire in maniera diretta ed agire tempestivamente, in altri, come nella sanità e nella giustizia, il potere è più limitato. Ma ciò non implica che il primo cittadino debba esimersi dal condurre battaglie di civiltà, anzi deve essere in prima linea per difendere diritti troppo spesso negati in questa città quando si parla di tutela della salute”. “Nel 2007 – ha sottolineato Mascaro - l’assessore regionale alla sanità era un lametino quando si è proceduto alla cancellazione dell’Azienda Sanitaria di Lamezia ed il Sindaco avrebbe dovuto fare le barricate per difendere la città privata di un suo sacrosanto diritto”.
“Saremo interlocutori attenti e determinati: nessuna logica politica – ha concluso - potrà ostacolare il nostro percorso volto a tutelare la città in tutte le direzioni. Come abbiamo fatto in passato con la battaglia a difesa del tribunale, allo stesso modo agiremo per tutelare il nostro ospedale e la città in genere da ogni prevaricazione o tentativo di spoliazione rivendicando anzi il suo diritto a maggiori opportunità di sviluppo”.