Durissimo attacco del Pd, per mano del suo capogruppo consiliare, avvocato Domenico Lacava, contro l’Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore, soprattutto contro la sindaca Rosaria Succurro.
La città – si fa presente - sta effettivamente vivendo momenti di grande confusione, con l’erogazione dell’acqua che viene continuamente sospesa, con il centro urbano assediato dalla spazzatura, mentre è evidente il caos in cui la città, affollatissima in questo periodo, vive a causa della mancanza di organizzazione della vita sociale, nel traffico, nei servizi fondamentali. Per questo è durissimo Lacava: «San Giovanni in Fiore sta vivendo l’estate peggiore della sua storia. L’intera comunità è  in ginocchio: manca acqua, la spazzatura giace per le strade, l’amministrazione comunale è sempre più evanescente,  la sindaca Succurro appare distratta e disincantata, assolutamente inadeguata al compito.
La città di Gioacchino da Fiore - continua il capogruppo del Pd- sta vivendo nel panico, con centinaia di emigrati rientrati per le ferie che assistono scandalizzati ai gravi disservizi.
Un governo cittadino che non solo non sa operare ma non sa nemmeno comunicare, tutto accade all’improvviso, perfino i consiglieri comunali vengono tenuti all’oscuro di tutto, le poche informazioni risultano sempre errate, confuse e contraddittorie».


Poi il dem Lacava entra nel merito e accusa direttamente «“la banda dei cosentini”, capeggiata dalla sindaca e dal marito, che si dimostra totalmente incapace di capire e di governare una città complessa, ora anche umiliata e in ginocchio. Nella capitale della Sila, dove l’acqua è sempre sgorgata da ogni angolo, si soffre la sete: per tre giorni e tre notti diversi quartieri sono rimasti senz’acqua, gli anziani abbandonati al loro destino, nemmeno un autobotte per tentare di affrontare l’emergenza».

Per il capogruppo Pd: «oggi, quasi alla vigilia di Ferragosto, di nuovo manca l’acqua, mentre si vedono, lungo alcune strade, i pozzi da cui fuoriesce il prezioso liquido, mentre gli addetti tentano di venire a capo di una situazione ormai fuori controllo. Tutto questo grazie alla totale inadeguatezza di un’amministrazione che sembra più che altro un asilo nido, mentre la maggioranza di centrodestra appare già balcanizzata. Quello che contraddistingue i partiti che governano è il peggiore clientelismo, pure  di basso livello, solo per procurare voti agli assessori regionali di turno e  ai candidati consiglieri regionali».
Poi l’affondo finale: «È una situazione senza via d’uscita, se non quella che la sindaca Succurro prenda atto della sua totale incapacità a gestire una comunità che non conosce, si dimetta senza attendere oltre e se ne torni a Cosenza».