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Saranno due candidati senza partito a contendersi la poltrona di sindaco nella cittadina di San Ferdinando, chiamata al voto nel turno straordinario del 13 novembre. Andrea Tripodi, lista “Identità e rinascita” e Michele Oliva, lista “Abbiamo un sogno”, entrambi ex militanti nelle fila del centrosinistra, non hanno da tempo alcuna collocazione politica e hanno presentato due liste civiche eterogenee, trasversali ai poli. Solo due i dirigenti di partito schierati nelle liste presentate nella cittadina di poco più di 4000 abitanti che, compresa nell'area portuale di Gioia Tauro, vota all'indomani del commissariamento conseguente al terzo scioglimento per mafia del consiglio comunale: Angelo Laina', del Pci locale, sceso in campo con Tripodi, e Michele Varra' candidato con Oliva e rappresentante del partito del ministro Alfano, Area Popolare. I due candidati a sindaco, accomunati dal fatto di essere due docenti - Tripodi in quiescenza e Oliva insegna al liceo Piria di Rosarno - e di essere stati già amministratori nella stessa giunta, nonché di essere citati nella relazione per lo scioglimento del civico consesso, nel 2009, sono a capo di liste piene di new entry della politica.
Con Tripodi si candida fra gli altri il carabiniere in pensione Giovanni De Lorenzo, attuale priore della Confraternita mariana, mentre Maria Campisi, la presidente dell'altro sodalizio storico della cittadina - quell'associazione civica Santa Barbara che Tripodi, da sindaco, aveva contribuito a formare - e' schierata con Oliva. Diverso, infine, il numero di candidati al consiglio comunale presentati nelle liste protocollate in mattinata davanti al segretario comunale Elisabetta Tripodi. La lista di Oliva ha 10 aspiranti consiglieri, mentre quella di Tripodi si presenta con 12 contendenti, il massimo possibile.
Rimangono fuori dalla competizione gli attivisti del comitato 7 agosto, il gruppo di cittadini noto per la mobilitazione contro il "canale dei veleni" nel porto. Alla fine, piuttosto a sorpresa, hanno deciso di non partecipare alle elezioni e di non dare indicazione di voto nei giorni in cui si preparano a ricevere, a Pescara, il premio antimafia "Paolo Borsellino" assegnato per la battaglia legalitaria intrapresa questa estate. Grandi esclusi della competizione, inoltre, sembrano essere i leader del centrodestra locale, Giuseppe Loiacono, Agostino Punturiero e Carmela Di Giacco - non sono candidati ma non c'e' dubbio che faranno pesare il proprio consenso - nonché Giuseppe Cali' e Daniele Lamalfa, due componenti di maggioranza del consiglio sciolto nel 2014, dopo l'arresto del sindaco Domenico Madafferi.
Agostino Pantano