Anci Calabria dà alla mobilitazione dei primi cittadini il merito della rinnovata sintonia con la Protezione civile: «Il sistema di allerta meteo va cambiato, siamo d’accordo tutti». Nelle ore immediatamente successive alla tragedia del 20 agosto c'erano state invece parole di forte critica da parte dei responsabili nazionale e regionale verso la mancata osservanza dei protocolli di sicurezza
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«Apprezzo che la Protezione civile e la Regione condividano con i sindaci calabresi l’idea che il sistema di allerta meteo vada rimodulato». È quanto afferma il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, che oggi ha partecipato a Lamezia all’incontro organizzato nell’ambito del raduno dei volontari, alla presenza del capo nazionale della Prociv Angelo Borrelli, del responsabile regionale Carlo Tansi e del governatore Mario Oliverio.
L’allerta meteo non funziona
«Ho avuto l’occasione - spiega Callipo - di sottoporre loro la sintesi delle valutazioni emerse dall’Assemblea dei sindaci che Anci Calabria e Upi hanno organizzato due settimane fa sul tema dell’allerta meteo, sottolineando il disagio e la rabbia dei primi cittadini per un sistema che non funziona come dovrebbe, ma soprattutto avanzando con leale spirito di collaborazione e responsabilità proposte concrete per migliorarlo. Ebbene, sia Borrelli che Oliverio sono convenuti sul fatto che non è possibile continuare a lasciare il cerino in mano ai sindaci, che devono invece essere sostenuti con strumenti concreti, affinché il sistema sia davvero efficace nella tutela dell’incolumità pubblica. La stessa vicenda del Raganello, è stata definita dal capo della Protezione civile un evento eccezionale, nonostante quel giorno fosse attiva l’allerta gialla, come decine di volte era già avvenuto nel mese di agosto».
Callipo, dunque, esprime soddisfazione per un’attenzione e una sintonia che considera anche merito della mobilitazione dei sindaci, che dopo la tragedia del Raganello hanno fatto fronte comune per respingere il ruolo di capro espiatorio in una vicenda drammatica che però non ritengono imputabile alla disattenzione dei Comuni. All’incontro di Lamezia il presidente di Anci Calabria ha raccolto anche impegni precisi da parte dei suoi interlocutori.
«Cambiare il sistema insieme»
«La Protezione civile - riferisce Callipo - si è detta pronta a lavorare in sinergia con Anci per riformare il sistema di allerta meteo, con l’allestimento di una piattaforma nazionale che in modo automatizzato si occuperà di informare tramite sms direttamente i cittadini, in base al luogo in cui si trovano in un preciso momento, sfruttando per la geo localizzazione le “celle” utilizzate dai telefoni cellulari. Dal canto suo, il responsabile regionale della protezione civile, si è detto disponibile a una maggiore e concreta possibilità di utilizzo dei volontari, per garantire un più puntuale monitoraggio del territorio, che i Comuni da soli non riescono ad assicurare per scarsità di personale. Infine, insieme ai colleghi sindaci e tramite Anci continueremo anche a sollecitare che ci sia una distinzione tra le azioni da intraprendere in caso di allerta gialla (condizione di “attenzione” quasi quotidiana) rispetto a quelle da attivare con l’allerta arancione. Già nelle prossime settimane si potranno fare importanti passi in questa direzione. Evidentemente quando tutti i sindaci si muovono in modo compatto, avanzando proposte concrete, non solo vengono ascoltati ma soprattutto ottengono risposte che fino a poche settimane fa sembravano quasi impossibili».
Infine, il presidente regionale di Anci, nel ringraziare il presidente Oliverio «che sin dall’inizio ha espresso vicinanza alle tesi dei primi cittadini», ha comunicato che già dalla prossima settimana si avvierà un tavolo di lavoro con la Regione per il confronto su alcune delle problematiche sollevate dai sindaci.
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