"Abbiamo letto della conferenza stampa che il presidente della Regione Mario Oliverio ha svolto a Lamezia, insieme al rettore dell’UNICAL prof. Crisci, per la costituzione dei Comitati per il Sì al referendum dell’autunno sulla controriforma costituzionale del governo Renzi.
Ci interroghiamo meravigliati soprattutto sulla natura della presenza del prof. Crisci.
Oliverio ha lasciato ad intendere che stesse lì in quanto Rettore dell’UNICAL e la cosa non è ancora stata smentita dal diretto interessato. Se così fosse, il fatto sarebbe gravissimo in quanto esulerebbe dalle sue funzioni. Il prof. Crisci è stato eletto Rettore dell’UNICAL per la gestione dell’Ateneo, non certo per rappresentarlo su una questione che sta spaccando il Paese e che la grande maggioranza dei docenti dell’UNICAL, ne siamo sicuri, saprà vivere dalla parte giusta, di chi voterà NO per difendere la Costituzione, la democrazia, i diritti.
Non a caso, mentre un gran numero di docenti partecipa alle iniziative dei Comitati per il NO e si è già dichiarata pubblicamente per questa posizione di voto (compresi autorevoli costituzionalisti e docenti di diritto pubblico come Gambino e Mazzitelli), solo un docente dell’UNICAL (che, per giunta, di recente ha sdoganato qualche ricercatore di destra) ha firmato il manifesto nazionale a favore del Sì.
Comprendiamo che per il prof. Crisci forse Oliverio e Renzi possano rappresentare un’ancora di salvezza rispetto al calo vertiginoso di consensi per la sua persona e la sua amministrazione, che vede crescere l’opposizione di docenti, ricercatori, forze sindacali, studenti. Ma è doveroso pretendere da parte sua una immediata specificazione: che a Lamezia, per sostenere le ragioni del Sì, fosse solo ed esclusivamente a titolo personale. Il pur minimo rispetto dei ruoli e delle funzioni, essenziali in un Paese democratico, lo impone".