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Roma - Sospetti e malumori si erano alimentati nelle ultime 48 ore. Le voci hanno continuato a rincorrersi senza smentite ufficiali. E non erano del tutto infondate. Soprattutto dalla Cgil era stata ripetutamente denunciata la fuga del premier dalla Calabria. "Scappa perché non ha risposte" aveva tuonato il sindacato della Camusso. In effetti Matteo Renzi non sarà nella nostra regione tra due giorni come previsto. Ma la verità in questi casi sta sempre nel mezzo. Perché la visita del premier nel Sud italia e in Calabria non è stata definitivamente annullata bensì soltanto posticipata. "Nessun timore dunque per le contestazioni".
Il chiarimento è giunto da fonti vicine alla presidenza del consiglio. Per il tour del primo ministro bisognerà attendere il suo rientro dal G20 che si terrà in australia. Dunque, se ne riparlerà nella seconda metà di Novembre. E sarà la quarta volta per il presidente del Consiglio alla punta dello stivale. Addirittura, nel corso della direzione nazionale del partito che si è tenuta in serata a Roma, Renzi, ha pure aggiunto che l'assemblea nazionale del partito, in programma per il 13 dicembre, si terrà a Reggio Calabria come «segno d'attenzione per le problematiche del territorio». La conferma del viaggio in Calabria arriva proprio ieri, nel giorno in cui i precari calabresi sono tornati in strada paralizzando per ore strade e ferrovie.