I coniugi Veronese continuano a ottenere trasferimenti alla Cittadella e nelle agenzie collegate. La consorte del docente fedelissimo di Oliverio ora è all'Aterp
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La Regione Calabria ha centinaia e centinaia di dipendenti sparsi per tutte le cinque province, eppure sembra che non possa proprio fare a meno dei “comandati” (il personale che viene da altre amministrazioni pubbliche).
Qualcuno, tuttavia, è più “comandato” di altri. È il caso di una giovane coppia di sposi, che in questa legislatura ha avuto modo più volte di lasciare l'ente di origine per prestare la propria opera in Regione. Si tratta dei coniugi Simone Veronese e Valeria Cinzia Barcello. I nomi, ai più, diranno poco, ma abbastanza a chi conosce la politica calabrese e, nello specifico, il variegato mondo che ruota attorno al governatore della Calabria, Mario Oliverio.
Fatto sta che i membri della famiglia Veronese, nel giro di pochi mesi, hanno aggiunto altri prestigiosi comandi nei loro curriculum. L'ultimo riguarda proprio Barcello, che oltre a essere la fortunata consorte di uno degli uomini di fiducia del presidente della Calabria, è diventata una nuova “dipendente” (a tempo) dell'Aterp di Reggio Calabria.
Il prof di ginnastica
Suo marito, Veronese, non è un tipo qualunque, bensì uno dei membri più influenti del cerchio magico del governatore. Una sorta di luogotenente, l'ombra del capo. Vedi Oliverio e, accanto, vedi lui: non si scappa. Ovviamente, Veronese non potrebbe dedicare tutto questo tempo agli affari politici del presidente se non avesse le spalle coperte dal punto di vista lavorativo ed economico. Lui è un professore di ginnastica «di ruolo» in una scuola della provincia di Reggio e il suo lavoro ufficiale mal si concilierebbe con gli impegni istituzionali in giro per la Calabria.
E infatti, Veronese, negli ultimi anni, dietro una cattedra ci è stato davvero poco. Il suo primo comando risale al gennaio del 2015, quando Oliverio, governatore in carica da meno di due mesi, comunica alla Regione la volontà di inserire il suo prof di fiducia nella propria struttura speciale, con il ruolo di responsabile amministrativo. Un incarico che Veronese mantiene, tra una proroga e l'altra, fino all'estate del 2017. Ovvero dal momento in cui assume la funzione di responsabile amministrativo della segreteria del Nrvvip, il Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici. Nessuno, a distanza di due anni, ha mai saputo spiegare cosa ci facesse un insegnante di educazione fisica in una struttura che dovrebbe essere composta da esperti nel ramo delle leggi di spesa e degli studi di fattibilità. Ma tant'è.
L'insegnante prestato alla politica resta in quella postazione solo per una ventina di giorni, pur senza allontanarsi mai dal fianco del suo presidente. Continua a ottenere proroghe fino allo scorso agosto, quando, con un decreto, il dirigente del dipartimento Risorse umane, Sergio Tassone, dispone la proroga del suo comando quale «responsabile amministrativo presso la struttura ausiliaria» del dipartimento Presidenza, «a decorrere dall'1 settembre 2019 e fino al 31 agosto 2020».
Significa che il docente entrato nelle grazie di Oliverio potrebbe rimanere alla Cittadella per almeno un altro anno buono, a differenza del suo dante causa, il cui mandato – a meno di una riconferma – cesserà tra pochi mesi.
L'ultimo atto
L'ultimo atto che riguarda Veronese è un decreto del 22 ottobre scorso, con cui le Risorse umane prendono atto della nota con cui il dipartimento Presidenza aveva comunicato di volersi avvalere, «per le esigenze della propria struttura ausiliaria», a decorrere dal 16 ottobre 2019, della collaborazione di quattro «dipendenti», tra cui Veronese.
Il capo della Presidenza che vuole «avvalersi» dei suoi servigi è uno dei dirigenti più potenti della Cittadella, Fortunato Varone. Quest'ultimo, a quanto pare, stima la famiglia Veronese come e quanto Oliverio.
È proprio Varone, il 19 settembre del 2016, a firmare – in qualità di commissario della società Calabria Lavoro – il decreto con cui autorizza il comando della moglie di Veronese, che passa così dall'Accademia delle Belle arti di Reggio all'ente pubblico che si occupa di assistere la Regione in merito alle politiche sul lavoro. Barcello, dopo il trasferimento, diventa responsabile del settore “Paghe-progetti comunitari”. E, come già avvenuto per il marito, anche il suo stipendio viene “comandato”, passando dalle cure del ministero a quelle della Cittadella, per una spesa ulteriore sulle casse della Regione di circa 42mila euro all'anno, comprensiva di stipendio lordo, tredicesima, indennità di amministrazione e oneri riflessi.
E ora l'Aterp
I comandi sono così: quando li provi non sai più farne a meno. Infatti la «dott.ssa» Barcello la ritroviamo, pochi anni dopo il trasferimento a Calabria Lavoro, nel distretto Aterp di Reggio. È impresa ardua trovare il denominatore che accomuna un ente che si occupa di politiche per l'occupazione e uno la cui mission riguarda l'edilizia residenziale pubblica. Forse l'unico trait d'union è proprio la Regione, che controlla entrambe le agenzie e che ha al suo vertice Oliverio.
Barcello è stata comandata il 30 ottobre scorso, grazie a un decreto firmato dal direttore generale dell'Aterp, Ambrogio Mascherpa. La moglie di Veronese beneficerà del trasferimento per la durata di un anno, «salvo proroga», precisamente dall'1 novembre al 30 ottobre 2020. Sarà destinata, anche qui, all'«ufficio paghe» e, come il consorte, per almeno altri 12 mesi prenderà “congedo” dal suo lavoro originario.
I comandi
Il comando, secondo le norme in materia, deve essere considerato un istituto di carattere eccezionale nell'interesse dell'amministrazione di riferimento, che può ricorrervi solo di fronte a particolari esigenze.
La Regione, evidentemente, malgrado possa disporre di centinaia e centinaia di dipendenti, non può proprio fare a meno dei coniugi Veronese.
bellantoni@lactv.it