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«L’approvazione del bilancio consolidato della Regione previsto per il 30 settembre – scrive in nota il consigliere regionale Orlandino Greco - costituisce per tutto il sistema autonomistico territoriale una data fondamentale per prendere atto criticamente del passato, per rendersi obiettivamente conto del presente e per programmare responsabilmente il futuro. Un obbligo ineludibile che, nel caso della Regione Calabria, assume delle difficoltà particolari, attesi il proliferare nelle precedenti legislature di società e organismi «partecipati» messi su soprattutto per generare clientele oltre misura e poltrone da occupare, le conseguenti naturali «disattenzioni» gestionali assicurate da una governance quasi sempre non all'altezza del proprio compito, l'assenza cronica di un controllo regionale sull’andamento gestionale e l'abitudine di evitare sull'argomento ogni confronto istituzionale.
Va dato atto alla giunta Oliverio e all'attuale consiglio che uno dei primi atti è stata proprio quella di avviare la dismissione e la liquidazione di molte delle partecipate che non sono riuscite ad assolvere al compito per il quale erano state ideate. In passato molte di queste società sono state utilizzate male per consolidata trascuratezza nell'affrontare seriamente la tematica aziendale di riferimento, con una politica attenta esclusivamente ad autogenerare il proprio potere attraverso un ceto manageriale non riconoscibile e non riconosciuto da alcuno sotto il profilo della qualità, lesinando ogni sforzo necessario per assicurare e pretendere dalle medesime la dovuta produttività.
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Per queste motivazioni ho presentato un'interrogazione al dipartimento bilancio per verificare la condizione economico-patrimoniale di queste società e per rilevarne l'incidenza sul bilancio consolidato della regione. Sono certo che la Giunta regionale, nel presentare un quadro dettagliato del bilancio consolidato, aggiornerà il consiglio riguardo allo stato in cui versano le partecipate e gli enti strumentali così che si possa continuare-al netto dei provvedimenti da assumere a mente degli obblighi differenziati recati dal vigente d.lgs. 118/2011 – con il lavoro avviato ad inizio legislatura per dare una svolta concreta al patrimonio partecipato regionale, facendo sì che lo stesso diventi strumento di produttività, di successo e di occupazione qualificata a fronte dei disastri registrati in passato».