Il consigliere regionale dem: «Senza i correttivi richiesti è concreto il rischio di perdere 900 milioni di euro se non riusciremo a spenderli entro il prossimo 31 dicembre»
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«Insieme a diversi consiglieri regionali abbiamo manifestato viva preoccupazione relativamente a quello che potrà essere il futuro della nostra regione in relazione alla spesa dei fondi Ue chiedendo una discussione aperta in Consiglio regionale al fine di evitare di disperdere le risorse necessarie per il nostro territorio tracciando soluzioni imminenti e concrete». È quanto scrive in una nota il consigliere regionale del partito democratico Antonio Billari.
«Siamo consapevoli che rispetto alla vecchia programmazione europea 2014-2020 riferita ai fondi Fesr e Fse i dati dicono che al 31 dicembre 2022 la spesa certificata della Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a circa a 1,3 miliardi di euro su 2,2. Oggi è noto a tutti - prosegue Billari - che senza i correttivi richiesti è concreto il rischio di perdere 900 milioni di euro se non riusciremo a spenderli entro il prossimo 31 dicembre».
«Le dichiarazioni dell’Assessore al ramo ci preoccupano ancora di più perché rendono certo il fatto che non vi è un interlocutore politico in grado di risolvere e comprendere il problema - continua il consigliere regionale -. Sappiamo che la rendicontazione di Fse e Fesr è affare della Regione Calabria e non vedo come i ritardi e l’assenza di programmazione relative a queste risorse, possano trovare soluzione negli uffici ministeriali le cui competenze sono totalmente avulse dal problema che oggi vogliamo e dobbiamo affrontare».
«Chiediamo al presidente della Regione Calabria di prendere il mano la situazione e di affrontare nell’unica sede preposta che è il Consiglio regionale della Calabria una discussione franca su come non disperdere il “pacchetto di fondi Ue” che stando così le cose torneranno direttamente a Bruxelles e certificheranno l’inadeguatezza di chi avrebbe dovuto trovare le soluzioni per spenderli. Se non si dovesse intervenire subito ,a pagarne le spese - conclude Billari - ancora una volta saranno i nostri concittadini»