La Cittadella stanzia i fondi per la campagna promozionale “Io mi vaccino perché...”. Previsti spot, affissioni, inserzioni pubblicitarie e video personalizzati per fugare i dubbi di chi ancora sottovaluta l'importanza dell'immunizzazione
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Tra febbraio e novembre del 2020 in Italia ci sono stati 84mila morti in più rispetto ai cinque anni precedenti, eppure c'è chi ancora ritiene inutili le misure di prevenzione e i vaccini anti Covid. Così per convincere gli scettici la Regione ha deciso di varare una campagna pubblicitaria. Costerà 400mila euro e si chiamerà “Io mi vaccino perché...”.
A occuparsene sarà la Protezione civile, supportata dal dipartimento Tutela della salute e Servizi sociali e socio sanitari, con l'obiettivo di contrastare la diffusione del Covid19 e sensibilizzare la popolazione a mantenere comportamenti adeguati. La Cittadella, però, non dovrà far fronte all'investimento con risorse proprie: poco meno di quattro quinti (315.720 euro) della spesa prevista sarà coperta infatti da fondi Ue attingendo al Por 2014-2020, mentre i restanti 84.280 euro li metterà lo Stato centrale.
Messaggi chiari e lotta alle fake news
La scelta di puntare su una comunicazione chiara sul coronavirus è figlia del proliferare di informazioni spesso non veritiere che ha caratterizzato l'ultimo anno, con l'infodemia che ha presto affiancato la pandemia ancora in corso. Per rimediare, almeno finché durerà lo stato di emergenza, la Calabria punterà a «sensibilizzare alla vaccinazione tutta la popolazione, focalizzando i messaggi sulla sicurezza dei vaccini e specificando le differenze in relazione ai targets». Il Piano approntato dai due dipartimenti regionali mira inoltre a «migliorare la comunicazione integrata tra aziende sanitarie e organi decisionali regionali» e, soprattutto, a «diffondere in maniera capillare le informazioni sulle modalità, luoghi e tempi della vaccinazione per le differenti fasce di popolazione».
Un tavolo allargato
A coordinare le operazioni non potrà che essere la Regione, nonostante sia già deciso che ci si affiderà ad esterni «per la realizzazione di strumenti divulgativi e l’acquisizione degli spazi che saranno previsti». Si istituirà, quindi, un tavolo di lavoro presso il Dipartimento Protezione Civile al quale siederanno, per il Dipartimento Tutela della Salute e dei Servizi Socio-Sanitari, un delegato del commissario, un delegato del dirigente generale ed il responsabile della comunicazione istituzionale per il Dipartimento. Previsto un coinvolgimento anche delle varie aziende sanitarie regionali, così da «garantire il necessario allineamento sui messaggi che verranno dati sul territorio», e dei componenti dell’Unità di crisi regionale, chiamati a dare il loro parere tecnico-scientifico sui contenuti della campagna.
Scopi, costi e tempi della campagna
Fulcro del piano sarà la comunicazione digitale. Tre gli obiettivi principali: «sviluppare e diffondere messaggi chiave anche considerando le diverse fasce di età; aggiornare costantemente i media tradizionali e web 2.0 al fine di prevenire un’informazione/comunicazione non puntuale; sviluppare contenuti e strategie operative online e offline per rilevare e rispondere alla disinformazione in tempo reale (ad esempio, tramite accordi con i maggiori social media) e indirizzare la richiesta di informazione verso il sito del Ministero della Salute e/o un numero telefonico dedicato». Si punterà – con risultati migliori di quelli ottenuti per il Turismo, c'è da sperare – ancora «sulla produzione di contenuti esclusivi di tipo emozionale ed esperienziale».
L'idea è quella realizzare almeno «cinque spot di diversa durata, con sceneggiatura ad hoc differenziata per target d’età, destinati a tv, radio, social media, web/blog di informazione». Ma la Regione intende anche acquistare spazi pubblicitari, si tratti di cartelloni, pagine di giornale o banner su internet. E se le informazioni sulla piattaforma già gestita dalle Poste non fossero sufficienti, ecco anche «un servizio di P-Video in grado di comunicare ad ogni singolo cittadino l’appuntamento per la somministrazione del vaccino, garantendo una comunicazione pratica, accessibile e di facile comprensione, in termini di data, ora e luogo dell’appuntamento, tipo di vaccino che verrà somministrato, documentazione personale necessaria da portare con sé». Tutto per ribadire «l’assoluta attualità della prevenzione, sensibilizzando la popolazione a continuare a mantenere comportamenti adeguati» e per «indurre i cittadini a sottoporsi alla campagna di vaccinazione».
I cinque (o più) spot dovrebbero essere pronti, stando al cronoprogramma, nei prossimi tre mesi e il budget per realizzarli è stato fissato a 265mila euro, Iva inclusa. Stessi tempi previsti per le affissioni e le inserzioni, ma in queso caso i fondi saranno di gran lunga inferiori: 35mila euro. Quanto ai video personalizzati e interattivi, per loro ci saranno a disposizione i restanti 100mila euro, da impiegare anch'essi nei prossimi novanta giorni.
giuliani@lactv.it