Completamente rinnovata la rappresentanza del Vibonese in Consiglio regionale. Sono quattro gli eletti nella circoscrizione “Calabria Centro”. Campione di preferenze, il candidato di Forza Italia Michele Comito che ha ottenuto ben 13.704 preferenze. Era alla sua prima candidatura alla Regione. «Sono orgoglioso del risultato ottenuto – ha dichiarato il primario di cardiologia dell’ospedale Jazzolino – che è la sintesi del mio lavoro sempre al servizio della gente e testimonia ciò che ho fatto nella mia vita con spirito di sacrificio. C’è tanto da lavorare in tutti i settori. La parte più difficile resta la sanità. In questo ambito bisogna incidere pesantemente con una svolta a 360 gradi. Sono molto tranquillo perché adesso in Calabria si respira aria pulita, purificata. E questo grazie ai magistrati e alle forze dell’ordine. Una rinascita che ho potuto constatare ogni giorno in ogni comune e questo – conclude Comito – ci dà ulteriore entusiasmo e voglia di fare e bene». 

Con oltre novemila preferenze, invece, il centrodestra piazza anche l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia (all’epoca con il centrosinistraFrancesco De Nisi, candidato con Coraggio Italia.
«Speravo nel risultato, anche perché non è la mia prima esperienza politica. Questa volta ho avuto in più l’organizzazione di un partito che abbiamo contribuito a creare nell’ultimo anno e a cui abbiamo lavorato tanto. Prima di tutto mi renderò conto del funzionamento del Consiglio per poi capire come intervenire per esser efficaci all’interno di una macchina che già funziona, ma che ha bisogno di aggiustamenti e di essere rivista» Questo il commento di De Nisi.

Da esponente del centrosinistra a rappresentante del centrodestra. Un passaggio che De Nisi spiega così: «Io ho abbandonato il centrosinistra nel 2015 quando ho capito che non era un luogo in cui poter fare politica, non era un luogo in cui potere incidere per il futuro della mia terra, per dare risposte ai miei cittadini. Era diventato un luogo fine a se stesso, dove si parlava di politica, di posti, di ruoli. Ho pensato che quello non era il posto che faceva per me. Io nella vita – conclude De Nisi – bado più alla concretezza che ai posti, alle poltrone e agli incarichi».

Non fallisce l’elezione al secondo tentativo il già segretario dell’Area Vasta della Cgil Raffaele Mammoliti. Ha ottenuto grande consenso. Eletto con il Pd, incassa oltre seimila preferenze (6.030).

«Alle scorse elezioni – spiega il neoeletto consigliere – ho perso per soli 66 voti, ma questa volta ero convinto di potercela fare anche perché non mi sono mai fermato. Sono contrario alla politica che si fa solo durante la campagna elettorale, la politica si deve fare 365 giorni all’anno. Siederò tra i banchi del consiglio regionale per scuoterlo. Una delle mie prime proposte sarà quella di ripristinare i collegi provinciali e poi lavorerò per varare un Piano straordinario per il lavoro perché le risorse e gli strumenti ci sono. La qualità della classe dirigente si misura sulla capacità di utilizzare queste risorse per realizzare condizioni che possano migliorare il sistema di vita e di lavoro delle persone. Non vado lì né per alzare la mano né per riscaldare la sedia – chiude Mammoliti – ma per lavorare per la mia gente».

Entra in Consiglio regionale anche il notaio vibonese Antonio Lo Schiavo, candidato con Luigi De Magistris. Anche per lui un successo incamerato al secondo tentativo, raccogliendo 2.411 preferenze. «Avevamo il sentore che una sinistra divisa potesse avere difficoltà nelle urne – confida Lo Schiavo –, così come si è poi verificato. Ma l’andamento del voto per De Magistris, che prende oltre il 16%, ci fa capire che da qui dobbiamo ripartire per ricostruire. A me interessa il dato politico, cioè che ci sia una rappresentanza del nostro mondo e che in Consiglio regionale ci sia una rappresentanza che tenta di rimettere insieme un mondo della sinistra che oggi è diviso. Riporterò in Consiglio il tema dei diritti costituzionalmente garantiti partendo dalla salute per passare al diritto all’acqua pubblica, fino alla battaglia sui costi della politica. Sono questi gli impegni che ho preso e che mi impegnerò a mantenere».