Il Movimento 5 Stelle sta valutando un ricorso contro la legge elettorale della Regione Calabria nella parte in cui prevede una soglia di sbarramento all’8% per le coalizioni. Lo ha annunciato il deputato Paolo Parentela, che è stato il coordinatore della campagna elettorale delle regionali in Calabria (tutti i risultati delle elezioni).

Parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa politica a Catanzaro, Parentela si è soffermato sulla situazione all’interno del M5s in Calabria e sulle divisioni interne che si sono registrate alle Regionali: «In una forza politica – ha sostenuto il deputato pentastellato – è normale che non tutti la pensino allo stesso modo. Noi abbiamo uno strumento efficace, Rousseau, dove prendiamo del decisioni, e la scelta del nostro candidato presidente è stata ratificata su Rousseau. Si doveva quindi rispettare il voto su Rousseau, anche se non era il massimo della maggioranza comunque è stata una maggioranza».

Crisi interna nel M5s

Il deputato ha poi precisato: «Chi non ha rispettato Rousseau non ha rispettato le decisioni del M5s e di tutti gli iscritti che hanno votato democraticamente quella scelta ne pagherà le conseguenze. Non si è mai visto in nessuna forza politica del pianeta che una minoranza possa pretendere di diventare maggioranza».

Il Movimento fuori dal Consiglio regionale

L’esponente pentastellato ha poi ribadito la necessita di ripartire, al di là delle polemiche: «Dispiace che il Movimento 5 stelle non sia presente in Consiglio regionale, perché non essere presenti a fare una dura opposizione, quella che non c’è mai stata, nel contesto difficile della Calabria è davvero un peccato. Tempo fa ho fatto una critica alla legge elettorale che – andando oltre risultato del M5s – mi sembra una critica sacrosanta, perché due forze politiche, per pochi voti, non sono rappresentati in Consiglio regionale (M5s e ‘Tesoro Calabria’ di Tansi, ndr)».

Il possibile ricorso contro la legge elettorale

A giudizio di Parentela «è un danno alla democrazia, non tanto al Movimento 5 Stelle». Per il futuro: «Stiamo valutando qualsiasi cosa – ha evidenziato -  anche un ricorso contro la legge elettorale, ma se dovessimo fare un ricorso lo faremo proprio per il bene della democrazia e non perché il M5s non è riuscito a superare la soglia di sbarramento. Secondo me, in ogni caso è doveroso fare una riflessione politica: invito anche il futuro Consiglio regionale a modificare questa legge elettorale, che – ha concluso - secondo tanti è scritta male e non garantisce una rappresentanza ai cittadini calabresi».