Anna Laura Orrico è stata l’ospite di giornata negli studi di Cosenza Channel. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha spaziato su vari temi, suggerendo ai colleghi del centrodestra di non esagerare sul caso dei volantini diffusi dagli attivisti de La Base. «Questi giovani, in maniera simpatica e ironica, non dicono altro che la verità» ha sottolineato, lanciando i suoi strali contro il ddl Calderoli. La coordinatrice regionale dei grillini è tornata sugli scontri di Pisa e Firenze («Corretto manifestare in modo non violento, il dissenso forgia il pensiero dei giovani») ed ha ringraziato il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua per i complimenti di ieri. Sullo sfondo qualche dribbling sulle regionali, un occhiolino a Stasi e la città unica di Cosenza.

Orrico, partiamo dalla Sardegna. Il M5S ha il suo primo governatore della storia. Tira aria di sinistra-centro o Truzzu era troppo “Trux”…?
«È la dimostrazione che quando una candidatura nasce dal basso, dall’interlocuzione di forze progressiste e del territorio non c’è spazio per nessuno. Todde, a cui faccio gli auguri, ha quindi superato una candidatura imposta e fallimentare».

L’alleanza col Pd ha superato il primo test, abbiamo pubblicato una serie di articoli a lunga gittata per le prossime regionali in Calabria. Non ci dica: è troppo presto, perché ci pensate anche voi e ci pensano tutti. Di sicuro c’è chi ci pensa. La domanda è: quale sarà il criterio di scelta del candidato? Le piacerebbero le primarie di coalizione, il M5S ha la forza per non andare a trazione del Pd come successo a Vibo?
«Il M5S si sta radicando sui territori e Vibo ne è proprio la dimostrazione. Il tavolo progressista è partito molti mesi fa sulla convergenza sui temi e sulle proposte per risolvere le problematiche. Alla fine si è trovata una convergenza sulla proposta del Pd. Ma ciò non significa che il futuro candidato governatore debba essere del Partito Democratico. Il modello Sardegna funziona se si lavora per tempo e se si sceglie insieme».

Le piace il nome di Flavio Stasi?
«È una bella figura, un sindaco progressista che ha realizzato un modello amministrativo che funziona e di rilancio del territorio. Lo sosterremmo alle amministrative».

Bevacqua ha detto che il M5S oggi ha raggiunto la maturità politica di guidare i processi non col populismo. Bene, avete raggiunto la maggiore età e di lei ha aggiunto che è capace e competente. È contenta di avere di avere l’apprezzamento del capogruppo del Pd?
«Lo ringrazio per i complimenti. Il M5S è alla ricerca di una classe dirigente che studia e che possa proporre temi capaci di intercettare l’interesse dei giovani».

Il 23 marzo si terrà una seconda grande manifestazione a Cosenza contro l’Autonomia differenziata. Lei ha dato l’adesione. La partita si gioca sul finanziamento dei Lep, ma cosa potete fare alla Camera?
«Quello che fa una forza di opposizione, a partire da un centinaio di soggetti che andranno auditi in commissione. Se si vogliono finanziare i Lep, perché nel Ddl non c’è traccia di ciò? Cosa c’è dietro? Li faremo uscire allo scoperto».

Se un giovane le chiedesse un consiglio, domani gli suggerirebbe la partecipazione ad una manifestazione di piazza sapendo che c’è una zona rossa protetta dalle forze dell’ordine?
«È importante manifestare senza trascendere nella violenza, ma gli direi di non fermarsi nell’esprimere dissenso. Va coltivato durante la gioventù perché è formativo, affinché si abbiano cittadini consapevoli fri diritti e responsabili dei propri doveri».

Nei giorni scorsi gli attivisti cosentini de La Base hanno prodotto dei manifesti con i volti di senatori e deputati favorevoli al Ddl Calderoli. Il senatore Occhiuto ha parlato del gesto evocando gli anni di piombo. Che idea si è fatta della vicenda. Nei limiti o no?
«Questa destra sta esagerando dimenticando che c’è differenza tra satira politica e manifesti che inneggiano all’aggressione verso qualcuno. I parlamentari del centrodestra stanno tradendo la Calabria e il Meridione. Il Ddl Calderoli va a danno del sud, quindi è esagerato ciò che affermano i miei colleghi. Questi giovani, in maniera simpatica e ironica, non dicono altro che la verità».

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A proposito di senatori, il figlio dell’ex senatore Tonino Gentile, è diventato nuovamente il suo competitor per il seggio dell’uninominale Calabria 2 dove vinse. Il suo ricorso ha innescato un riconteggio di schede. Ad ottobre 2022 titolammo che Davide batté Golia. Dobbiamo cambiare titolo?
«Potreste titolare “Gentile, grazie all’arroganza del centrodestra e alla connivenza del centrosinistra”. In Giunta per le elezioni destra e sinistra sono unite nell’applicare una regola, decisa a tavolino, che non esisteva allo scrutinio. Oggi si trasformano schede da nulle a valide».

Chiudiamo proiettandoci nuovamente in avanti. Se la Große Koalition in salsa calabra le dicesse: “Anna Laura Orrico candidata a sindaco della città unica in cambio del candidato a governatore” lasciando a lei scelta, che risponderebbe?
«Entrambi i candidati, sia dell’area urbana che della Regione, vanno scelti in modo oculato. Io ho il vincolo dei due mandati, ma se il Movimento mi chiedesse di valutare lo farò. Allo stesso modo, sarei pronta a fare un passo di lato».