Sulla scelta del presidente Anci nonchè sindaco di Pizzo di affiancare il candidato di centrodestra, il governatore aggiunge: «Non vorrei fosse stato condizionato da un sentimento ritorsivo per la sconfitta alle primarie del 2014»
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«Francamente c'è poco da dire o da commentare nella scelta di Gianluca Callipo. Sceglie di collocarsi come gregario del centrodestra in Calabria a sostegno di una ipotesi di candidatura a presidente che, a quanto risulta, non è stata neanche formalizzata in quella coalizione». Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, facendo riferimento alla decisione del presidente dell'Anci della Calabria, Gianluca Callipo, di sostenere per le elezioni regionali del 2019 la candidatura a presidente del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di Forza Italia.
Oliverio: «Callipo sopra le parti a giorni alterni»
«È stupefacente, poi - aggiunge Oliverio - l'interpretazione che Callipo dá del civismo. Il suo è un artificio: è per lui civismo l'inciucio più bieco e il trasformismo più inquietante. Nei giorni scorsi, in occasione dell'appello che la maggioranza dei sindaci calabresi mi ha rivolto per una mia ricandidatura, si era dichiarato neutrale come presidente dell'Anci. Abbiamo scoperto oggi che il suo stare sopra le parti vale solo a giorni alterni. Nel suo atteggiamento, poi, emerge una questione etica. Lui smentisce la sua terzietà dichiarata qualche giorno addietro, ma anche le dichiarazioni fatte nel momento della sua elezione alla presidenza dell'Anci Calabria. Ha ingannato, dunque, prima di tutto i sindaci».
«Manca di lealtà verso il Pd»
«Per quanto riguarda la sua mancanza di coerenza e lealtà verso il Pd, non vorrei fosse stato condizionato da un sopito e tardivo sentimento ritorsivo per aver subito la sconfitta alle primarie del 2014 o, ancor peggio, dalla così detta sindrome rancorosa del beneficato per essere stato votato a presidente Anci esclusivamente da circa 200 sindaci che solo un anno fa hanno condiviso i giudizi politici che lui dava sul sindaco di Catanzaro, Abramo, e su Mario Occhiuto»
«Gesto che fa chiarezza»
«Il suo, comunque - dice ancora Oliverio - é anche un gesto che fa chiarezza. Non è più sopportabile la grande melassa delle ambiguità che da tempo implodono il Pd ed il campo progressista. Sotto questo aspetto si può forse dire che Callipo oggi abbia rivelato la sua collocazione naturale. Ciò è fattore di serenità per lui ma anche per tutti i cittadini che ancora vogliono avere fiducia nella sinistra e nelle forze democratiche e progressiste».
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