Giorgia Meloni ha chiesto che si riunisca presto il tavolo del centrodestra. Nel frattempo il coordinamento regionale di Fratelli d'Italia ha messo in evidenza tutte le criticità della campagna di vaccinazioni in Calabria
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Si scalda terribilmente il clima nel centrodestra, sia a livello nazionale che calabrese, dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini che in una intervista rilasciata al Mattino non ha confermato la candidatura a Forza Italia per le prossime regionali e lodato l’operato del presidente ff Nino Spirlì. Il leader della Lega ha affrontato anche il nodo delle amministrative innescando lo scontro con gli alleati anche sulle altre città a partire da Napoli.
E non sono tardate ad arrivare le reazioni. Specialmente da parte di Fdi con Giorgia Meloni che ha chiesto di fare in fretta e di riunire il tavolo del centrodestra. «Chiediamo di riunire il tavolo del centrodestra per decidere che strada percorrere senza favorire gli avversari con la lotteria dei nomi e delle coalizioni – ha detto Giorgia Meloni - Per Fratelli d'Italia la strada maestra è di restare uniti e condividere il percorso sulla scelta della data delle amministrative, dei programmi e dei candidati. A Roma come a Napoli e Milano abbiamo in questi mesi acquisito disponibilità di rilievo ma invece di aprire il confronto sulla stampa proponiamo la strada della condivisione in un tavolo specifico».
Ma una reazione alle dichiarazioni di Salvini sulla Calabria è arrivata, seppure in maniera indiretta, anche dal coordinamento regionale di Fdi che si è riunito per fare il punto sulla campagna di vaccinazione nella nostra Regione, sottolineando di essere preoccupati per «i ritardi e le inefficienze che continuano ad emergere rispetto alla campagna vaccinale in Calabria» e chiedendo «di conoscere al più presto le soluzioni che la task force inviata in Calabria dal generale Figliuolo ritiene di adottare per evitare che la regione continui a rimanere tra le ultime in Italia per dosi somministrate, restituendo un'immagine di disorganizzazione e di inadeguatezza gestionale».
Chiaramente un modo per chiamare alle sue responsabilità anche il presidente ff Nino Spirlì senza nominarlo direttamente e stoppando sul nascere il tentativo di fuga in avanti messo in atto da Salvini.