Ormai siamo alle scelte definitive, anche se non ancora ufficiali. Salvini, Berlusconi e Meloni hanno deciso: il candidato governatore sarà designato da Forza Italia. A confermarlo sono qualificate fonti parlamentari di tutti e tre i partiti della coalizione. L'intesa è stata raggiunta nelle ultime ore in seguito a una serie di telefonate tra i tre leader della coalizione, che proprio domenica scorsa erano tornati a riunirsi a Milano per rinnovare la loro alleanza politica e ribadire l'unità del centrodestra in tutti i prossimi appuntamenti elettorali. Il fatto ormai certo è che il giallo della candidatura alla presidenza della Calabria è stato risolto, anche se sui nomi in corsa viene mantenuto uno stretto riserbo.

 

Le rivendicazioni

Pare che Fratelli d'Italia abbia rivendicato di nuovo l'assegnazione della Calabria e rilanciato la candidatura di Wanda Ferro. Ma la richiesta di Giorgia Meloni si sarebbe scontrata con la ferma presa di posizione del partito di Berlusconi, che avrebbe preteso il rispetto del vecchio accordo tra i tre partiti – siglato più di un anno fa – che assegnava la regione agli azzurri.

Da quanto trapela, i forzisti addetti alla trattativa negli ultimi giorni, avrebbero perfino minacciato di abbandonare tavolo e alleanza nel caso in cui la Calabria fosse andata a un partito diverso dal loro. Meloni ha così dovuto cedere. Anche perché, secondo quanto raccontano i leghisti più informati, lo stesso Salvini avrebbe tagliato corto in favore di Fi. «Non me la sento di rimangiarmi l'accordo che avevamo già sottoscritto», avrebbe detto l'ex vicepremier.

 

I nomi

Se un giallo è stato definitivamente risolto, ne resta ancora un altro: chi candiderà Forza Italia? Le indiscrezioni più forti riguardano il veto che Lega e Fdi avrebbero posto rispetto ai nomi del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto – da più di un anno in campagna elettorale e designato all'unanimità dal coordinamento regionale –, e di suo fratello Roberto, la cui discesa in campo sarebbe stata invocata dai diversi esponenti dei gruppi parlamentari azzurri nel caso di un niet sul primo nome.

Se anche questo scenario dovesse essere infine confermato, i vertici nazionali e regionali del partito dovrebbero accelerare i tempi per individuare un nuovo candidato da offrire all'intera coalizione.

Secondo diversi rumors in lizza per la nomination finale ci sarebbero il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, il medico Bernardo Misaggi e il senatore Giuseppe Mangialavori, che però avrebbe fatto sapere già da tempo di non essere interessato. 

 

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