Il consigliere regionale uscente Francesco Pitaro molto rafforzatosi negli ultimi tempi, malgrado forti resistenze interne al Pd anche dettate dal timore di ottenere un solo seggio che sarebbe come ovvio appannaggio del primo degli eletti, potrebbe trovare collocazione proprio nel partito lettiano. È quanto si apprende da fonti interne al gruppo del diretto interessato, che deve aver lavorato proficuamente durante la consiliatura, passata in prima linea a condurre battaglie pubbliche come quella sulla “salvezza” del Sant’Anna Hospital, tanto da essere addirittura accreditato della possibilità di raddoppiare i 3.717consensi ottenuti il 26 gennaio ‘20. Un numero, quest’ultimo, che però fra le candidature Dem non basterebbe di certo per una riconferma.

Comunque sia Pitaro, peraltro reduce dalla corsa nelle file di “Io resto in Calabria”, un anno e mezzo fa circa è stato uno dei più vicini esponenti politici dell’allora candidato a governatore del centrosinistra Filippo Callipo mentre adesso dovrebbe essere allo stesso modo legato alla presidente designata Amalia Bruni (che per quanto la riguarda, al pari del predecessore, sarebbe nettamente sfavorita nei pronostici rispetto al competitor espressione del centrodestra Roberto Occhiuto e persino, c’è chi lo sostiene, nei confronti dell’outsider Luigi de Magistris).

La prof Bruni, al di là di tutto, si ritroverà accanto Pitaro, che come premesso dovrebbe aver superato… di slancio ogni possibile ostacolo sul cammino verso la candidatura con l’ingresso fra i Democrat. Tutto ciò non significa inoltre che l’avvocato catanzarese di cui stiamo parlando c’entri alcunché con le obiezioni sollevate in relazione al Codice Etico. Nient’affatto, non risultando allo stato alcun profilo di cosiddetta impresentabilità su di lui che è anzi stimato per le lotte d’impegno civile condotte in passato.

Perché tanta attenzione concentrata su Pitaro, allora? Semplice: considerato come è noto che il gruppo di cui è in questo momento alla guida vorrà giocarsi nei prossimi mesi (già all’indomani del voto per il rinnovo dell’assise di Palazzo Campanella) un’importante partita sul capoluogo. Magari, se possibile, pesando parecchio nella scelta del futuro sindaco in pectore. Decisione che tuttavia nel fronte ribattezzato Nuovo Centrosinistra valutano quasi già indirizzata. Ecco il motivo per cui ci sarà grande attenzione sulle preferenze pro Pitaro, che potrebbe diventare una figura centrale nel panorama locale.