Al termine di un dibattito durato oltre tre ore, il governatore Oliverio ha provato a trarre le conclusioni nella prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa estiva.  «Sono soddisfatto per il dibattito svolto in Consiglio che quando vuole riesce a discute in maniera approfondita. Il sistema dei rischi in Calabria è elevato perché la Regione è assai vulnerabile dal punto di vista idrogeologico e sismico». Per questo serve un’inversione di tendenza attraverso «correzioni sia delle politiche pubbliche che dell’agire privato. Servono scelte coraggiose e divieti da far rispettare. Oltre a
puntuali investimenti e misure per difendere il suolo. Tra Patto per la Calabria e Por sono stanziati 400milioni di euro per la difesa del suolo. Occorre poi recuperare la cultura della manutenzione, altrimenti le infrastrutture collassano, come insegna il crollo del ponte di Genova».

Per quel che accaduto alle gole del Raganello, invece, Oliverio sottolinea l’eccezionalità dell’evento e la necessità di non scaricare sui sindaci le responsabilità. «Servono valutazioni responsabili e bisogna stare attenti a non farsi distrarre da vulgate mediatiche volte soltanto allo scoop. Non si può scaricare sui sindaci quello che è stato un evento eccezionale e non prevedibile. La verità è che l’escursionismo ha raggiunto dimensioni tali da richiedere con urgenza una regolamentazione a livello nazionale».



Arriva poi la difesa a spada tratta dell’operato di Tansi. «La Protezione civile non è il problema su cui concentrare l’attenzione, ma solo una gamba. Prima deve essere messo in sicurezza il territorio. Ricordo a tutti – ha detto Oliverio - che  la responsabilità legale della Protezione civile è del presidente della Regione che poi nomina il dirigente secondo procedure previste dalla legge. Tansi è stato scelto per le sue qualità di tecnico che ho avuto modo di apprezzare quando ero presidente della Provncia di Cosenza. Se poi lui voglia candidarsi o meno, grillini  o non grillini come dice Tallini, a me non interessa. Ho scelto un tecnico che ha fatto fare alla Protezione civile progressi impensabili che la cittadinanza tocca con mano ogni giorno, un vero e proprio salto di qualità».