Raganello, finalmente il Consiglio ne parla. Tallini: «La Regione è ostaggio di Tansi»

Ancora in corso il dibattito in Aula dopo la relazione iniziale del vicepresidente Russo che ha fatto il punto anche sugli interventi infrastrutturali.«Per mettere in sicurezza strade e ponti serve più di un miliardo». La discussione si infiamma sulla gestione della tragedia del Pollino, sulla prevenzione e sul ruolo della Protezione civile

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di Riccardo Tripepi
12 settembre 2018
16:24
La seduta del Consiglio regionale sulla sicurezza del territorio
La seduta del Consiglio regionale sulla sicurezza del territorio

Dopo la lunga pausa estiva riprende l’attività in Consiglio regionale con al seduta ad hoc convocata dal presidente Nicola Irto per discutere della sicurezza del territorio calabrese dopo la tragedia avvenuto nelle gole del Raganello avvenuta lo scorso 20 agosto. Per la maggioranza un sospiro di sollievo: dopo la crisi di luglio e la mancata verifica interna i numeri ci sono: i consiglieri del centrosinistra sono tutti presenti in Aula.

 


Ad aprire i lavori ci ha pensato il vicepresidente della giunta Francesco Russo. «Già con il piano dei trasporti del 2016 abbiamo affrontato il problema della sicurezza del territorio in collegamento con l’adeguamento delle infrastrutture». Anche perché secondo Russo non bisogna programmare sotto l’influenza di onde emozionali, specialmente in Calabria che «come diceva Alvaro è una regione che scivola verso il mare. Una regione – ha detto ancora Russo – in cui l’azione della natura è stata impietosa e ha spesso colpito con la sua forza anche il tessuto sociale ed economico».

Per mettere in sicurezza strade e ponti, emergenza sempre più pressante dopo il crollo del ponte di Genova, secondo Russo occorrerebbe una cifra spropositata: un miliardo per ponti e viadotti e 50mila euro per km della rete stradale.

 

Russo ha poi rivendicato il buono fatto dall’attuale amministrazione regionale sia per quanto inserito nel piano trasporti, sia per gli interventi messi in atto per la sicurezza delle scuole. «Siamo la prima regione d’Italia per numero di scuole adeguate alle normative antisismiche – ha detto Russo – Siamo già intervenuti su cinquecento scuole con un sforzo formidabile. Si potrebbe parlare di “caso Calabria” per interventi su edilizia scolastica».

Dopo l’intervento dell’assessore Russo l’avvio del dibattito vero e proprio. E se Giuseppe Aieta ha plaudito la relazione di Russo anche «per il lessico nuovo utilizzato», Fausto Orsomarso ha chiesto «un piano di interventi straordinari da realizzare in maniere bipartisan e con il coinvolgimento dei sindaci e degli ordini professionali».

 

Anche Franco Sergio ha chiesto «un nuovo sistema che possa regolare l’allerta meteo in Calabria per mitigare al massimo gli effetti di un possibile evento calamitoso». Gli ha fatto eco Mimmo Bevacqua: «La prevenzione è la parola chiave e sarebbe un errore scaricare le responsabilità sui sindaci».

A mettere sale alla discussione ci ha pensato il consigliere di Forza Italia Mimmo Tallini: «Mi sarei aspettato una convocazione nell’immediatezza dell’evento. Avremmo dato l’immagine di un Consiglio pronto a riunirsi anche in pieno agosto. In ogni caso questa discussione è comunque importante. Tallini ha poi puntato l’indice contro la gestione della Protezione civile. «Praticamente la Regione è tenuta ogni giorno sotto scacco da Tansi: o fate come dice lui o minaccia di dimettersi. Le pare un modo corretto di procedere? – ha chiesto Tallini rivolto ad Oliverio – Specialmente da parte di chi si dice voglia candidarsi alle prossime regionali alla guida dei grillini».

Giornalista
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