Il 20 agosto scorso, dieci escursionisti morirono inghiottiti dalla furia del torrente Raganello. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Civita e la Calabria. Ma non solo. Perché in quel drammatico lunedì d’estate persero la vita turisti provenienti da più parti d’Italia: dal Lazio, alla Puglia, passando per la Campania. Mercoledì 12 settembre prossimo, si legge in una nota diffusa dal Consiglio regionale verrà dedicata «una seduta all'emergenza, alla sicurezza del territorio e alle infrastrutture in Calabria, anche in seguito alla tragedia delle Gole del Raganello, una delle più gravi avvenute nella nostra regione negli ultimi anni».

 

I rappresentanti della politica nostrana, nonostante gli interventi a colpi di comunicati stampa fin dalle ore immediatamente successive all’evento, hanno scelto di discutere “dell’emergenza” dopo la parentesi estiva, tre settimane dopo i fatti. Lo ha deciso la Conferenza dei presidenti dei gruppi del Consiglio regionale della Calabria riunitasi questa mattina a Palazzo Campanella. I lavori sono stati coordinati dal presidente Nicola Irto ed hanno preso parte i consiglieri Arruzzolo (Nuovo Centrodestra), Gallo (Casa delle Libertà), Giudiceandrea (Democratici Progressisti), Greco (Oliverio Presidente), Nucera (La Sinistra), Orsomarso (Misto), Parente (Forza Italia), Romeo (Partito Democratico) e Scalzo (Moderati per la Calabria). Altri 17 giorni di riflessione in più, per giungere all’attesa seduta con un più evidente stato di preparazione. E perché no, anche di riposo, grazie alle sacrosante vacanze estive. I provvedimenti che avranno ottenuto il parere favorevole delle competenti commissioni, invece, saranno esaminati il prossimo 20 settembre.  g.d'a.

 

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