I due esponenti pentastellati: «Un blitz in pieno stile, realizzato con fredda lucidità per portare a casa un provvedimento che invece di creare sintesi in città, produce distanze ancora più importanti fra le parti in gioco»
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«Appare veramente singolare la modalità di approvazione del Psc a Rende da parte della maggioranza che ancora sopravvive al sindaco, sospeso, Marcello Manna. Un blitz in pieno stile, realizzato con fredda lucidità per portare a casa un provvedimento che invece di creare sintesi in città, produce distanze ancora più importanti fra le parti in gioco». Lo affermano, in una nota congiunta, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Davide Tavernise e la deputata M5S Anna Laura Orrico.
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«Sinceramente - proseguono - non ci saremmo mai aspettati dall'attuale reggente del comune, Marta Petrusewicz un simile comportamento che viola le regole base del Consiglio comunale, scrive una brutta pagina di democrazia e denota, inoltre, la fretta e il nervosismo propri di un'esperienza amministrativa che andrebbe chiusa il più presto possibile. Non entriamo nel merito delle presunte violazioni, saranno gli organi competenti a valutare l'iter burocratico. Ma non possiamo non constatare, dopo la presa visione dei filmati, che il punto è stato licenziato senza neanche permettere al dirigente comunale di svolgere la necessaria relazione tecnica. E già questo è un segnale che si è preferito chiudere subito la partita con i numeri in campo, piuttosto che favorire una sana discussione politica che potesse, magari, rafforzare le tesi di qualche indeciso».
«L'impressione che abbiamo avuto - concludono Tavernise e Orrico - è che gli interessi sono molto pressanti mentre la maggioranza convinta della bontà di questo Psc molto risicata. Rigettiamo questo modo di fare che a nostro modo di vedere calpesta le regole della dialettica politica, mettendo in campo comportamenti violenti degni dei regimi e non di un esecutivo eletto democraticamente».