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"Con le leggi di riordino sono le Regioni che devono riprendersi le competenze che non vogliono lasciare alle Province definendo le risorse: il personale e i costi finanziari". Lo ha dichiararto, in una intervista a Qn, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
"Le leggi di riordino –aggiunge Delrio - sono state fatte da 12 regioni su 15, ma diciamo che solo una, la Toscana, l'ha fatta completamente, le altre in modo parziale. Lo Stato ha lasciato due competenze alle Province: le strade provinciali e le scuole. Le altre sono in capo alle Regioni. Per questo -sottolinea Delrio- la riforma ha qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, le Regioni avrebbero dovuto definire con atti ufficiali le loro competenze entro fine dicembre. Ora, esclusa Emilia-Romagna, Calabria e Marche, le altre regioni a statuto normale le hanno definite. Fino ad ora alcune competenze delle Regioni erano esercitate dalle Province senza finanziare per esempio i costi del personale: da qui nasce qualche inghippo sul loro calcolo. Quindi la chiarezza sulle funzioni diventa chiarezza sui costi".
Delrio ricorda come con la riforma ci sarà un risparmio: "in finanziaria -spiega- è calcolato un miliardo di euro di risparmi nel 2015. E questa è la risposta migliore a chi diceva che non si sarebbe ottenuto alcun risparmio".