«Stiamo lavorando per dare non all'Italia ma al mondo l'opera ingegneristica più green, più ecocompatibile di quelle studiate perché si guadagnerebbe in termini di inquinamento tolto, dal mare e dall'aria, con la velocizzazione del collegamento non fra Sicilia e Calabria ma fra Italia, Europa e resto del mondo, in salute e in denaro».

Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in un video postato sui social, parlando del Ponte sullo Stretto sottolineando che «stiamo lavorando giorno e notte con tecnici» e ribadendo che «costa di più non farlo che farlo».

Salvini ha inoltre annunciato un incontro con la commissaria europea ai Trasporti e alle Infrastrutture e ha mostrato un elenco di 117 opere pubbliche «ferme e commissariate in Italia da sbloccare, da accelerare. Ci sono 9 dighe in Sardegna, la metropolitana di Catania, la tangenziale di Mondovì, la tangenziale di Lucca, la ferrovia fra Venezia e Trieste da accelerare, la Vigevano-Malpensa, insomma non mancano le opere da sbloccare». E ha aggiunto: «Anche ai cittadini e ai sindaci saranno chieste segnalazioni su situazioni da sbloccare».

Intanto martedì 8 novembre è stato fissato un incontro a Roma tra il il ministro Salvini e i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani.«L'appuntamento, previsto al dicastero di Porta Pia - si legge in una nota -, sarà l'occasione per discutere soprattutto di Ponte sullo Stretto. Si tratta, com'è noto, di un ambizioso obiettivo del centrodestra. Salvini intende realizzarlo, in piena coerenza con quel programma elettorale premiato da milioni di elettori e che rappresenta la stella polare del vicepremier e ministro, in totale condivisione con i partner di governo».

«Sul tavolo - spiegano fonti vicine a Salvini - anche l'esame di oltre 100 opere pubbliche commissariate in tutta Italia, con l'obiettivo di accelerare i lavori e dare il via anche a nuovi progetti».

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