VIDEO | Antonella Grippo ha intervistato il capo politico del Movimento. In studio, Bausone (M5s), Terranova (de Magistris) e Scaramuzzino (Fa) che dice: «Spirlì? Se Occhiuto vince con margine il giorno dopo lo toglie» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Per parlare del “V(u)oto d’opinione” - ennesima trappola semantica che fa da titolo alla settima puntata di Perfidia – Antonella Grippo, vestita di nero, torna alle note di “El diablo”. Per lei essendo ogni candidato vicino al proprio elettorato, è facile che scatti l’abbraccio perverso e mortale del clientelismo, in una partita a due in cui nessuno è esente da “colpe”. La clientela però non è solo per un pezzo di pane, ma anche orizzontale, nei patti con le lobbies.
Ad ardere tra le fiamme di Perfidia Alessia Bausone (Movimento 5 Stelle), Rosita Terranova (Uniti con de Magistris), e Pasqualino Scaramuzzino (Forza Azzurri). Proprio quest’ultimo prova a correggere il tiro della Grippo, sostenendo che l’obiettivo è il bisogno, che non finisce mai. E per mettergli una fine c’è bisogno del lavoro.
Regionali, l’Antimafia scomparsa e… la caciara
Ad accendere la prima miccia ci ha pensato Scaramuzzino che ha sostenuto come il grande assente di questa campagna elettorale sia il tema della legalità e dell’antimafia, per un semplice motivo: il centrodestra ha inviato le liste alla Commissione presieduta da Morra e gli altri (centrosinistra e de Magistris) no. La Terranova si appella alla discrezionalità della scelta di inviare le pre liste, sostenendo che l’averle mandate per il centrodestra non lo esime da giudizi morali circa il modus operandi degli ultimi anni. La Bausone parla di una ipocrisia di fondo dietro la storiella dell’Antimafia, svilita nel suo significato dallo stesso presidente Nicola Morra che, a detta della pasionaria a 5 stelle, sostiene Luigi de Magistris. «Illazioni» secondo la Terranova. E lo studio comincia a fare scintille. Le due quote rosa presenti a Perfidia iniziano un botta e risposta che a tratti esula dalla politica e sconfina sul personale.
Per intenderci, è dovuta addirittura intervenire la Grippo a raffreddare gli animi.
Elezioni in Calabria: Forza Italia e la golden share
C’è un dato di pulizia nel centrodestra, per Scaramuzzino, che non va sottaciuto e che sta portando Roberto Occhiuto alla vittoria. Un dato in controtendenza, sottolinea la Grippo, rispetto alla dimensione nazionale dove Forza Italia ha percentuali agoniche. «Posso affermare che in Calabria c’è la migliore classe dirigente in Italia di Forza Italia?» controbatte Scaramuzzino. La Bausone prova a tirare fuori gli scheletri dall’armadio azzurro portando in auge il caso della richiesta di dimissione del sindaco di Vibo da parte di una candidata della coalizione di centrodestra. Per la Terranova, invece, è di parte l’idea che debba vincere l’uomo migliore, perché ci sarebbe una inadeguatezza di fondo nella classe politica di centrodestra. Scaramuzzino non si lascia "intimidire" e ribatte colpo su colpo: «Qui c’è un centrosinistra che esce dal proprio recinto politico per candidare una scienziata, e un’altra parte della sinistra che esce proprio fuori dalla Calabria per trovarne uno».
Giuseppe Conte a Perfidia
Proprio quando gli animi si stavano scaldando a dovere è squillato il telefono di Perfidia. Dall’atra parteb della cornetta c’è l’ex premier e capo politico del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che ha accettato l’invito della Grippo a partecipare alla trasmissione vista la concomitante presenza dell’avvocato degli italiani in terra di Calabria. Una esclusiva in piena regola che la conduttrice ha strappato all’ex premier provando a massimizzare il risultato portando a casa anche un “volentieri” alla richiesta di una ospitata in studio da parte di Conte che dovrebbe tornare in Calabria a fine mese.
«È una prospettiva molto impegnativa – dice Conte a proposito del voto di cortesia -. Io sto dicendo due cose ai cittadini calabresi: dobbiamo smetterla di credere alle promesse elettorali. Noi prospettiamo impegni, assunzioni di responsabilità. Dobbiamo lavorare su progetti e obiettivi precisi, indicandoli. Poi stiamo dicendo che la politica è ovunque non solo nei palazzi. Non basta una “X”, bisogna partecipare, farsi sentire e condividere scelte. Infine, se i cittadini comprendono il loro ruolo, è anche vero che non si può risolvere tutto con la delega. Allora diciamo non cedete al voto di cortesia, sollecitato dal parente o dall’amico».
La Grippo fa scivolare il discorso sulla logica delle alleanze, secondo la quale ciascun alleato deve cedere quote della propria sovranità. In un quadro del genere – fa notare la conduttrice – il Pd si sta nutrendo della simbologia di Conte che le piazze riesce sempre a riempirle. «Devo dire che sto incontrando tantissima gente – esordisce Conte che sottolinea come l’attenzione oggi è massima per via della polemica con gli artisti sulle piazze piene in barba alle precauzioni anticovid -. Il Movimento 5 stelle ha nel dna alcuni valori e principi esplicitati in una Carta dei principi e dei valori, questo ci è utile per inaugurare questo nuovo corso e per darci una chiara identità politica. Noi abbiamo una caratteristica, non accettiamo alleanze sempre e comunque pur di vincere, tanto è vero che in tanti territori non ci presentiamo, e quando lo facciamo vogliamo tenere alta l’asticella».
La Grippo ricorda a Conte che la Calabria ha eletto una nutrita pattuglia di pentastellati in Parlamento, mentre alle regionali non ha raggiunto il quorum. Una contraddizione da sanare… Per Conte il tema è il percorso di rinnovamento avviato e che necessita del tempo: «una criticità è stata quello di non essere riusciti a creare strumenti di dialogo costante sui territori, e nel nuovo corso forum tematici e gruppi territoriali serviranno proprio a questo. Non possiamo perseguire un’azione politica incisiva lasciando solo a quella che è l’azione nazionale. Ci vuole massima coerenza d’azione creando le premesse per coinvolgere quanti più cittadini in un progetto di rinnovamento culturale politico economico e culturale».
La conduttrice chiede a Conte di indicare i tratti distintivi del nuovo Movimento, e Conte si focalizza sull’etica pubblica. «Per noi non solo il principio di legalità è fondamentale, la lotta a qualsiasi forma di criminalità organizzata, in particolare la ‘ndrangheta, ma anche massoneria deviata e spazi di corruzione che rovinano l’azione della pubblica amministrazione. Però etica pubblica è qualcosa di più, noi chiediamo a tutta la classe politica di contribuire ad alimentare quella coscienza morale della collettività calabrese e nazionale, perché solo con essa si ha una nazione forte e si rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni».
La Grippo sollecita l’ex premier chiedendo quanto conta la sacralità laica del corpo del leader capace di avvincere le folle? Conte vuole evitare discorsi sociologici, ma offre una propria riflessione: «è chiaro che c’è molta riconoscenza per come è stata affrontata la pandemia, per aver realizzato anche quello che appariva un sogno impossibile da decenni, cioè quello di ottenere la solidarietà europea passata sul debito pubblico comune. Ma al di là di questo io dico ai cittadini anche: grazie per la fiducia ma se vogliamo migliorare questo Paese e cogliere le opportunità che questa montagna di denaro ci offre, dobbiamo impegnarci tutti responsabilmente e creare un’opinion pubblica anche più critica. Dobbiamo valutare i progetti che sono più affidabili ed esprimono una visione di Paese, solo così salvaguardiamo il futuro dei nostri figli».
Gli interventi di Falcone e Bausone
Riascoltando le dichiarazioni di Anna Falcone rispetto all’impegno di persone con competenza nelle liste di de Magistris, la Bausone ha sostenuto che il polo civico non detiene la golden share della competenza. Per la Terranova però è un fatto oggettivo, prestando il fianco a Scaramuzzino che torna a ricordare la vicenda delle casse del comune di Napoli gestite da de Magistris sindaco che viene definito in cerca di prebende. La Terranova non ci sta, ma il colpo di grazia lo da Enzo Filia con la sua satira sempre tagliente e divertente.
Si passa poi alle parole di Amalia Bruni che ha dipinto Roberto Occhiuto, come uno dei responsabili dello sfascio della Calabria. Scaramuzzino esalta il leader puntando sulle relazioni e i buoni uffici del parlamentare a Roma a cui basta fare una telefonata per far prendere in considerazione la Calabria. Ma casca male. La Bausone gli si avventa alla giugulare chiedendogli di elencare qualcosa che Occhiuto ha fatto da parlamentare per la Calabria. E la Terranova chiude la partita aggiungendo: «ha fatto telefonate».
Non contenta, la Grippo rilancia ancora le parole della Bruni su de Magistris. Terranova ricorda quando la candidata del centrosinistra ha sostenuto che è in cerca di un lavoro, criticandola aspramente e sostenendo che il voto al Pd non è un voto d’opinione e se lo è, è un’opinione sbagliata.
Scaramuzzino e il nodo Spirlì
Tocca a Scaramuzzino affrontare il nodo Spirlì all’interno del centrodestra. Ma prima la Bausone fa sintesi alla sua maniera, tagliente e perfida, dicendo che il facente funzioni tornerà a fare il «nullafacente funzioni». Per lei Spirlì ha condotto la Regione seguendo una impostazione personalistica, «una visione autarchica» dice, di cui è stata anche lei vittima per questioni di simpatia.
La Grippo torna alle questioni politiche e al nuovo asse che sembra nascere tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, ai danni dello stesso Spirlì e della Lega. Scaramuzzino sottolinea le contingenze che hanno portato “al potere” l’esponente della Lega e i dati dei sondaggi che premierebbero la scelta del ticket. Poi aggiunge: «Roberto non è detto che si lasci imbrigliare in logiche che non sono sue. Se vincerà con un margine amplissimo farà quello che vuole, e lo toglie il giorno dopo».