La sesta puntata del format televisivo più caldo della Calabria, tra lotte fratricide e contraddizioni profonde che attraversano gli schieramenti politici
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Trappole e lotte fratricide tra apparenti soci di cordata; cannibalismo della politica; contraddizioni profonde e identità contrapposte. E poi altre “cose, cose, cose…” Dopo aver ammirato Mario Oliverio cantare L’Internazionale con tanto di pugno chiuso, sembrava di aver visto tutto. Ma non è così.
Antonella Grippo ha tirato fuori dal cilindro una nuova puntata dalle “Bande larghe” – la sesta di Perfidia (RIVEDI) - che non ha tradito le attese e ha riservato ai telespettatori ancora una volta scintille e colpi di scena. La chioma bionda della giornalista di Sapri si è mossa negli studi televisivi di LaC a ritmo di rap, convinta che alla fine l’agenda – anche quella politica - la detterà Clementino.
La sesta puntata di Perfidia - andata in onda questa sera, lunedì 20 settembre, alle 23 su LaC Tv (canale 19) e in streaming sul sito web del network – ha avuto tre ospiti in studio per un talk che come si preannunciava è stato spumeggiante e mai banale. Anna Falcone (Capolista della “de Magistris Presidente” Calabria Nord e Calabria Centro), Giuseppe Aieta (candidato per il Partito democratico) e Pietro Molinaro (Lega) rhanno risposto alle provocazioni politiche e non della Grippo, che con la solita impertinenza ha messo sotto torchio i suoi ospiti, sfruttando l’onda lunga delle roventi polemiche che hanno interessato e tuttora interessano tanto il centrosinistra quanto il centrodestra, senza escludere il Polo civico del sindaco di Napoli.
Dunque, un’altra puntata imperdibile di Perfidia che di certo non ha deluso i suoi telespettatori.