VIDEO | Il quotidiano nazionale dà l’esponente reggino del Pd pronto a trasferirsi nel gruppo di Graziano e De Nisi. Un’ipotesi esclusa «categoricamente» dal diretto interessato: «Tradirei il mio elettorato, rimango all’opposizione»
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Questa mattina il quotidiano nazionale la dà per un’operazione ormai fatta. Antonio Billari, oggi consigliere regionale del Partito democratico, subentrato in consiglio regionale al posto del sospeso Giovanni Muraca (condannato insieme al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, nell’ambito del processo “Miramare”), sarebbe pronto a migrare in Azione di Carlo Calenda.
“Centristi inquieti” è il titolo del quotidiano milanese, che racconta in primis del “mercato” parlamentare in atto con protagonisti Italia Viva di Matteo Renzi, la “nuova” Forza Italia del segretario Antonio Tajani e appunto Azione di Carlo Calenda. Il colpo descritto nell’articolo è duplice e ai danni del Pd. Da una parte il parlamentare Alessio D’Amato, già uomo forte della giunta del Lazio e candidato alla presidenza nel dopo Zingaretti. Per lui si parla di “certezza” visto che presenterà il proprio passaggio tra i calendiani con una conferenza stampa proprio questa mattina.
L’altro colpo porta il nome di Antonio Billari. Secondo “Il Giornale” l’operazione sarebbe ad un buon punto, tanto che si parla anche di una sorta di placet dato all’operazione addirittura dal presidente Roberto Occhiuto. D’altra parte Azione, in Consiglio regionale, è rappresentata da Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, centristi convinti che hanno sposato già da qualche mese la causa di Azione.
Proprio nelle ultime settimane, e in previsione delle elezioni europee del prossimo anno, Calenda è stato protagonista di un mini tour in Calabria dove avrebbe riscosso molto successo tra gli amministratori della nostra regione. Proprio a Reggio, Calenda aveva escluso ogni ipotesi di “campo largo” confermando le distanze da Italia Viva e Renzi. All’appuntamento in riva allo Stretto era presente anche il segretario regionale del Pd Nicola Irto, insieme a tanti esponenti locali e non di partito. Ma non c’era proprio Antonio Billari.
Grazie alla sua eventuale adesione, avrebbe cittadinanza a Palazzo Campanella il gruppo di Azione. Ma a quanto pare bisognerà ancora aspettare per questo.
Billari: «Non è assolutamente vero»
Tirato giù dal letto, proprio da tante telefonate che riferivano di questa indiscrezione del quotidiano nazionale, Billari, contattato telefonicamente non ci sta.
«Non è assolutamente vero, lo smentisco in maniera categorica – dice in maniera seccata -. E lo testimonia il fatto che proprio venerdì con il segretario regionale Nicola Irto abbiamo fatto un incontro privato col rettore della Bocconi Francesco Billari».
Lo nega quindi il consigliere in quota Pd, aggiungendo: «Azione in Regione è a sostegno del presidente Roberto Occhiuto, mentre io sono e rimango all’opposizione. Già questo mi impedisce di fare un passaggio del genere. Io non rinnego il mio elettorato»
Va da sé che lo stesso esponente dem abbia ottimi rapporti con il facente funzione della Città Metropolitana, Carmelo Versace, uomo di punta dei calendiani metropolitani - «ma questo non vuol dire niente» sottolinea – e che non solo il suo nome è stato tirato in ballo nel valzer delle nuove probabili adesioni, tra cui figura anche il nome del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci, peraltro intercettato anche all’incontro sull’autonomia differenziata organizzato da Italia Viva proprio a Reggio Calabria, alla presenza del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, vero “sogno proibito” dei nuovi centristi.