Dopo l'annullamento delle tessere e il commissariamento, Irto e Pecoraro hanno avviato la fase congressuale. A Rende sospesa la segretaria Artese in seguito all'inchiesta che la vede coinvolta
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Il nuovo Congresso del circolo del Partito Democratico di San Giovanni si terra il 17 dicembre alle ore 10.30. Lo hanno stabilito il segretario regionale Nicola Irto e quello provinciale Vittorio Pecoraro, che sta assolvendo anche alle funzioni di commissario dal 20 luglio scorso.
Avranno elettorato attivo e passivo al suddetto Congresso tutti gli iscritti al Partito Democratico della Calabria presenti nell'anagrafe certificata 2021, che abbiano rinnovato la propria iscrizione al Pd entro il giorno di svolgimento della riunione del circolo. Stesso discorso per tutti i nuovi iscritti al Partito Democratico entro la data del 30 novembre 2022. Le candidature a segretario di circolo e le liste dei candidati al direttivo devono essere presentate entro le ore 18 del 10 dicembre 2022.
Il circolo di San Giovanni in Fiore commissariato
La decadenza del direttivo e del segretario del circolo di San Giovanni in Fiore è stata decretata lo scorso 14 luglio dalla Commissione nazionale di garanzia a margine di una lunga serie di controlli su quanto avvenuto in occasione dell’ultimo congresso.
Lo scorso 30 maggio raccontavamo dello scossone con cui i democrat del centro silano avevano di colpo dovuto confrontarsi. In quell’occasione furono annullate le tessere sottoscritte da 53 militanti, tra cui anche quella di Salvatore Lammirato che poi risultò vincitore. Tutti avevano espresso preferenza per le assemblee regionali e provinciali interagendo così sui tre livelli, ma non si registrarono ulteriori provvedimenti.
Situazione in stand-by a Rende
Altro fronte caldo per il Partito Democratico di Cosenza è quello del circolo di Rende. Il 10 novembre si è riunita la commissione di garanzia provinciale, senza giungere ad una conclusione. Il giorno dopo, invece, Pecoraro ha sospeso la segretaria Annamaria Artese e il direttivo «ad esclusiva tutela del lavoro della nostra comunità democratica e in via cautelativa, in attesa delle decisione formali degli organi statutari interni». Una determinazione parziale, attendista e non definitiva che sarà definita una volta che il quadro giudiziario che ha interessato il vicesindaco di Rende sarà più chiaro.