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Nuovi alla sfida finale, ma certamente Giuseppe Ranuccio e Francesco Trentinella non sono due sconosciuti nel panorama politico locale e provinciale. Si sfideranno nel ballottaggio di domenica avendo alle spalle militanze in campi avversi, al punto da poter dire che – sebbene entrambi siano sostenuti solo da liste civiche e abbiano evitato di rivolgere appelli ai partiti – la gara che si gioca è anche tra il futuro centrosinistra e il futuro centrodestra palmese.
Senza partiti. Dal primo campo viene senz’altro Ranuccio, appena 29enne, ma già consigliere comunale del Pd. Il cui circolo cittadino non l’ha voluto sostenere in questa competizione, sebbene il candidato continui a dire di avere buoni rapporti nei Palazzi che contano guidati dai democrat. È stato infatti nella struttura del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, dimettendosi dopo aver ufficializzato la propria candidatura.
Trentinella è stato assessore nella giunta di centrodestra del sindaco Gaudio, e politicamente è stato sempre nei partiti di Berlusconi. Ranuccio al primo turno, sostenuto da 3 liste, ha preso il 34 % (pari a 3.643 preferenze), mentre Trentinella – con due liste – si è fermato al 15% con 1.680 voti. Esistono infinite probabilità che l’elettorato libero, visto che i 4 candidati a sindaco sconfitti al primo turno non hanno dato indicazione di voto – si orienti verso l’uno o verso l’altro in nome anche delle storie politiche diverse che i due incarnano.
Elettorato libero. Come pure grosse saranno le fasce di elettori che premieranno l’uno anziché l’altro in nome del modello amministrativo che essi hanno annunciato in campagna elettorale. Ranuccio ha puntato su candidati giovani, spingendo sul tasto della novità e accusando l’avversario di essere in qualche modo espressione di una continuità politica con gli amministratori uscenti; accuse che Trentinella ha respinto al mittente, facendo leva soprattutto su una proposta di collaborazione con i cittadini e le associazioni.
Entrambi hanno detto di voler amministrare senza partiti, ma è certo che una città come Palmi – il terzo centro dell’area metropolitana di Reggio Calabria – ben difficilmente riuscirà ad essere a lungo indifferente al richiamo delle forze politiche tradizionali. Per loro è troppo determinante essere radicati qui, soprattutto visto che nel consiglio della Città Metropolitana non ci sono delegati palmesi.
Le priorità. Sul piano amministrativo Ranuccio e Trentinella hanno impostato una campagna elettorale senza attacchi reciproci, ma concentrandosi nell’esposizione dei programmi. Entrambi si sono detti favorevoli ad affrontare l’emergenza rifiuti ipotizzando un ritorno del servizio nelle mani del Comune. Ranuccio ha spinto molto sugli strumenti della democrazia partecipata, mentre Trentinella si è rivolto con proposte precise al mondo delle professioni, lanciando l’idea di aprire “un palazzo dei servizi” dove far convergere progettisti capaci di ideare – a costo zero per l’ente – dei Piani atti a intercettare i fondi europei. Anche sul piano strutturale comunale approvato in extremis e fra mille polemiche in questa consiliatura i due sfidanti hanno idee opposte: Ranuccio non l’ha votato e anzi l’ha considerato il frutto di una “deriva autoritaria” del passato mandato; Trentinella pur essendo all’opposizione l’ha votato – «per senso di responsabilità» - ma oggi dice che necessita «di una rivisitazione».
Gli ex avversari che faranno? Pronostico difficile, quindi, anche tenuto conto dell’affluenza alle urne nel primo turno. Andò a votare solo il 64% degli aventi diritto. Un calo di 6 punti rispetto a 5 anni fa. Gli osservatori ritengono che sarà fisiologica nel turno di domenica una nuova diminuzione, e questo fatto rende interessante capire che capacità di mobilitazione dei suoi sarà in grado di mantenere Ranuccio e che capacità di sfondamento Trentinella sarà nelle condizioni di sperimentare.
Cinque anni fa al ballottaggio andarono a votare poco più di 9.000 elettori e il sindaco Barone prese 100 voti in più del primo turno. Nella competizione di oggi, le 4 coalizioni sconfitte al primo turno erano composte da figure solo in parte schierate politicamente, mentre il loro elettorato è stato trasversale ai poli. Non aiuta i pronostici il fatto che i leader degli schieramenti sconfitti, non solo non hanno dato indicazione di voto, ma si sono guardati bene dal chiarire se andranno a votare e per chi.
Al confronto tra Ranuccio e Trentinella è dedicata la puntata di stasera di Pubblica Piazza - ore 23.30 su Lac Tv, canale 19.
Agostino Pantano