Non è ancora deciso il nome del candidato a sindaco del centro destra di Palmi, ma è certo che Aldo Trimboli – anche dopo la decisione della federazione provinciale che gli ha affiancato un commissario – continua a bocciare il ritorno di Giovanni Barone. Il leader dei meloniani nella sua analisi non nomina l’ex sindaco, già consigliere provinciale centrista e presidente del Consiglio comunale, ma, nel tracciare l’identikit del futuro leader non fa mistero di voler silurare il nome che sarebbe stato fatto nelle interpartitiche. «Mi auguro che il centro destra trovi un candidato unitario e di svolta – afferma Trimboli – certamente non una figura che ha già esercitato senza dimostrare verve: abbiamo bisogno di un uomo legato ai fatti e non ai salotti acculturati».

Chi invece difende l’eventuale indicazione da far cadere su Barone, è invece Nino Randazzo – consigliere comunale del gruppo Misto – che da strenuo oppositore del sindaco Ranuccio è tra quelli che stanno animando le interpartitiche di questi giorni. «Non abbiamo ancora deciso – spiega – ma a mio parere l’ex sindaco potrebbe essere l’uomo giusto avendo dato prova di saper dare risposte ai cittadini». Sia per Randazzo che per Trimboli, «occorre arrivare ad una scelta unitaria», in questo senso si stanno impegnando i consiglieri regionali Giuseppe Mattiani e Giuseppe Gelardi, ma anche il commissario provinciale di FdI, Denis Nesci, che nelle trattative ha voluto far affiancare Trimboli da Bruno Squillaci.

«Io sono pronto a ritirare la mia candidatura – argomenta Trimboli – l’importante è che il nome che viene fuori sia unitario e che vada bene al nostro Circolo». Non dovrebbe essere lontana la quadra, perché non è ancora detto che Barone voglia effettivamente scendere in campo – senza una coalizione compatta – mentre Trimboli e Randazzo convergono sulla bocciatura dell’uscente Ranuccio. «Nessuna opera pubblica», accusa il primo; «si è distaccato dai cittadini», incalza l’altro.